Università di Parma, il 73% dei laureati dopo un anno ha già...

Università di Parma, il 73% dei laureati dopo un anno ha già un lavoro

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laureaIl 73% dei laureati magistrali biennali del 2014 dell’Università di Parma hanno già un lavoro o una formazione retribuita e guadagnano in media 1.156 euro mensili netti. La percentuale sale all’89% per i laureati magistrali biennali del 2012, dei quali il 57% ha un impiego stabile e le retribuzioni arrivano a 1.253 euro mensili netti.

Lo dicono di dati AlmaLaurea contenuti nel XVIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani, presentato al convegno “Formazione universitaria e posti di lavoro: proiezioni spaziali e temporali”, all’Università di Napoli Federico II.

La fotografia scattata da AlmaLaurea dice che, per quanto riguarda i laureati dell’Università di Parma, gli stranieri sono il 4,1% (4,4% tra i triennali e il 3,6% tra i magistrali biennali), mentre il 46% proviene da fuori regione (42% tra i triennali e il 49% tra i magistrali biennali). Per la maggior parte hanno un diploma liceale. L’età media alla laurea è 26 anni e solo 45 laureati su cento terminano l’università in corso. Il voto medio di laurea è 99,9 su 110. Le esperienze di studio all’estero riconosciute dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) riguardano l’8% dei laureati, mentre il 64% ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari. Il grado di soddisfazione degli studi all’ateneo di Parma? Il 64% dei laureati rifarebbe tutto ciò che ha fatto, mentre l’8% si riscriverebbe a Parma ma cambiando corso di studi.

L’Indagine sulla Condizione occupazionale, invece, ha riguardato complessivamente 9.147 laureati dell’Università di Parma.

Dei 3.088 laureati triennali del 2014 intervistati dopo un anno dal titolo, il 58% prosegue gli studi con la magistrale. Il tasso di occupazione tra il 42% dei laureati che non ha proseguito gli studi è del 75%. Il 37% degli occupati può contare su un lavoro stabile e guadagna in media 1.049 euro mensili netti. Solo 52 laureati su cento, però, svolgono un lavoro che considerano adeguato al titolo di studio conseguito.

Dei 1.514 laureati magistrali biennali del 2014, il 73% è occupato (compresa la formazione retribuita), ma solo 34 su cento possono contare su un lavoro stabile. Il guadagno è di 1.156 euro mensili netti e l’efficacia del titolo di studio è pari al 49%. Dei 1.524 laureati magistrali biennali del 2012, invece, lavora l’89% (di cui solo il 10% nel pubblico) e gli occupati stabili sono il 57% con uno stipendio che arriva a 1.253 euro mensili netti. L’ambito dei servizi assorbe il 62% del totale contro il 32% dell’industria.

Dei 1.392 laureati magistrali del 2010, invece, il 90% è occupato, di cui il 74% con “posto fisso”. Le retribuzioni arrivano a 1.419 euro mensili netti. L’ambito lavorativo ricalca più o meno quello dei laureati del 2012. E per entrambe le annate, l’efficacia del titolo di studio nel lavoro svolto si attesta sul 50%.

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