Questa mattina è stato sottoscritto il protocollo tra i Comuni di Parma, Noceto e Fontevivo per la riqualificazione del Ponte sul Taro. L’accordo è stato preso soprattutto per essere incisivi a livello di enti sovraordinati e nella richiesta di fondi per dare seguito a tale progetto.
La firma dell’atto è avvenuta da parte del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, del sindaco di Noceto Fabio Fecci e del sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi. “Il Ponte sul Taro ha bisogno di cure, è un malato su cui vegliano le Amministrazioni di Parma, Noceto e Fontevivo”.
“Ci vogliono 8 milioni di euro – ha spiegato il sindaco di Parma Federico Pizzarotti – per sistemare il ponte in modo adeguato. Parma si candida ad essere la stazione appaltante, per i tre Comuni, nel momento in cui saranno reperiti i fondi necessari per dare seguito al progetto stesso. Per questo è stato portato avanti un lavoro di squadra e il prossimo 10 maggio abbiamo in programma un importante incontro in Regione su questo argomento”.
“Il ponte – ha spiegato il sindaco di Noceto Fabio Fecci – pur non presentando al momento problematiche di tipo statico ha bisogno di urgenti interventi di recupero contro l’avanzato stato di degrado. Cerchiamo di fare squadra in vista dell’ottenimento dei fondi necessari per dare seguito ad un progetto complessivo di recupero che intendiamo portare avanti assieme”.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Fontevivo, Tommaso Fiazza, per cui l’accordo “rappresenta un momento importante in vista di un’azione corale volta al recupero del manufatto”.
L’assessore Alinovi ha sottolineato come sia necessario fare fronte allo stato di degrado del ponte stesso, in modo da scongiurare problemi futuri.
Il ponte, a quasi 200 anni dalla sua realizzazione, ha manifestato segni di evidente degrado ed i tre Comuni si sono impegnati e continuano a farlo affinché, con il sostegno degli enti sovraordinati e dell’amministrazione centrale dello Stato, si vada, in tempi brevi, verso una sua riqualificazione complessiva sia per l’importanza viabilistica che il ponte ricopre, sia per quella storico e culturale. La convenzione che viene sottoscritta oggi conferma l’impegno delle tre Amministrazioni in questo senso. La costruzione dell’importante infrastruttura venne decretata, nel 1816, dalla duchessa Maria Luigia, il ponte fu inaugurato nel 1819. E’ lungo 565,5 metri, largo 8 metri e consta di 20 arcate. Nel 1828, furono collocate le quattro statue di marmo che raffigurano Parma, Taro, Enza e Stirone. Nel 2005, a seguito dell’inaugurazione della variante alla Strada Statale n. 9, via Emilia, la competenza sul ponte è stata ripartita tra i Comuni di Noceto, Fontevivo e Parma, in ragione del 25% per i primi due e del 50% al Comune di Parma. La convenzione prevede che il Comune di Parma per le specifiche competenze sul piano tecnico e organizzativo in materia di opere pubbliche svolga le funzioni di Comune capofila. Verranno concordate tra i tre enti le misure relative alla regolamentazione viaria; ai limiti di velocità da applicare sul ponte ed eventuali restrizioni al traffico ed al calendario delle operazioni ordinarie, piano neve e pulizia di piante infestanti. Così come saranno concordati gli interventi di manutenzione straordinaria del fondo stradale.
Il ponte richiede un primo intervento urgente di messa in sicurezza delle parti che sono aperte al pubblico con un rilievo della situazione delle campate aperte al sottopasso (due sul lato est e due sul lato ovest), la risoluzione delle problematiche dell’impermeabilizzazione delle arcate sottostanti, la stesura di un progetto esecutivo di messa in sicurezza che verrà messo in opera non appena reperiti i finanziamenti necessari. Parmainfrastrutture provvederà, poi, alla redazione di un progetto preliminare, finalizzato a definire gli interventi necessari da attuare anche mediante stralci funzionali e che permetta nel contempo di partecipare ad eventuali bandi di finanziamento o alla specifica richiesta di contributi ad Enti Sovraordinati. Inoltre verrà portata avanti una campagna conoscitiva della situazione complessiva del ponte, finanziata in quota parte dai tre Comuni (50% Parma, 25% Fontevivo, 25% Noceto), finalizzata ad un intervento ampio di restauro, oltre che alla verifica di idoneità statica e di vulnerabilità sismica. Sulla base dei risultati del rilievo, delle indagini conoscitive e dell’esperienza dei primi restauri sarà possibile redigere un progetto esecutivo per il restauro completo e per la valorizzazione del ponte e dell’intera area circostante.
Non appena saranno reperiti i fondi necessari, il Comune di Parma, provvederà ad appaltare i lavori. Sempre il Comune di Parma si occuperà dell’emanazione degli atti di approvazione dei progetti distinti per le loro fasi, previa presa d’atto dei Comuni di Noceto e Fontevivo.
Per questo, i Comuni di Noceto e Fontevivo metteranno a disposizione gratuitamente del Comune di Parma le aree di proprietà necessarie alla realizzazione dell’opera, per il tempo strettamente necessario e comunque non oltre il completamento delle operazioni di collaudo.