Mister Luigi Apolloni, oggi pomeriggio, al termine della seduta di rifinitura a porte chiuse sostenuta allo stadio Ennio Tardini, prima di partire per il ritiro pre-partita, ha presentato la trasferta che, domenica 24, attende il promosso Parma Calcio 1913 a Ravenna per la 36esima giornata del girone D di Serie D. Il fischio di inizio è fissato per le 15.
“Ripartiamo con le stesse motivazioni – ha subito premesso il tecnico crociato –. Abbiamo altri obiettivi adesso. L’imbattibilità, sicuramente, ma anche la fase finale del campionato. Questa gara sarà una prova di maturità, perché dovremo mettere tutto il meglio di noi stessi. Per permettere alla società di fare le valutazioni su di noi. Siamo tutti in discussione, io compreso. Non è finita qui. Abbiamo il dovere di migliorarci, come individuo e come squadra. Affronteremo una squadra organizzata, con diverse individualità a centrocampo e un tris di giocatori con qualità davanti. Nel calcio nulla è scontato. Quanto hai fatto non conta più niente, ma solo quello che farai. Le cose positive che abbiamo fatto ci danno autostima e fiducia e quelle meno bene ci devono insegnare delle cose. Da questo punto di vista, il calcio è un po’ una metafora della vita. Se la società opterà per la riconferma sarò felice, ma adesso noi non dobbiamo assolutamente mollare. Abbiamo l’obbligo e il dovere di fare il nostro lavoro fino in fondo. Nei confronti della città, in particolare. La vittoria di questo campionato di Serie D da allenatore la metto al fianco del primo campionato che ho vinto come calciatore qui a Parma, la promozione dalla Serie B alla Serie A – conclude Apolloni –. In panchina però si soffre. Avrei preferito essere in campo. Non puoi essere d’aiuto dalla panchina, se con l’incoraggiamento e gli spostamenti tattici”.