Coldiretti Emilia Romagna: finalmente si possono abbattere tutte le nutrie

Coldiretti Emilia Romagna: finalmente si possono abbattere tutte le nutrie

1295
0
CONDIVIDI

Coldiretti plaude alle nuove disposizioni regionali in materia di abbattimento delle nutrie, “animali che la stessa Unione Europea – si legge in una nota dell’organizzazione dei coltivatori diretti dell’Emilia Romagna – definisce tra le specie aliene più pericolose a livello mondiale, auspicandone l’eradicazione totale in Europa dove non ha antagonisti naturali”. In seguito al ricevimento del parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la giunta regionale con la delibera 551 ha approvato il piano quinquennale di abbattimento delle nutrie.

“Quella delle nutrie – rileva Coldiretti – è una vera e proprio emergenza in quanto si tratta di animali ormai diffusi per più di due terzi (71%) del territorio regionale, fino a raggiungere in tutta l’Emilia Romagna, secondo le stime Coldiretti, il rapporto di una nutria ogni cinque abitanti, con danni all’agricoltura che nel 2014 (ultimo anno rilevato) ha raggiunto i 173 mila euro”.

Coldiretti plaude al ritorno delle competenze in materia alla Regione, dopo un periodo di gestione comunale, perché così si può puntare alla “totale eliminazione di un animale che mette a rischio la biodiversità regionale perché distrugge piante di palude, come le ninfee, altera l’ecosistema, mettendo in forse la sopravvivenza di animali come il falco di palude e il tarabuso, distrugge nidi e mangia uova di volatili come la Gallinella d’acqua, il Germano reale e soprattutto il Mignattino Piombato la cui popolazione italiana è concentrata in Emilia Romagna. Oltre al danno ambientale – ricorda Coldiretti – la delibera regionale sottolinea i danni che le nutrie fanno alle produzioni agricole e agli argini di fiumi e canali, con il rischio di esondazioni che possono trasformarsi in rischio anche mortale per le persone”.

“A parte nelle aree dei parchi, dove è prevista solo la cattura da personale specializzato – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – in tutte le altre zone, comprese le aree contigue ai parchi stessi, le nutrie possono essere catturate tramite gabbie/trappole o anche abbattute con armi da caccia da guardie forestali, guardie comunali, cacciatori, personale abilitato e anche produttori agricoli (con regolare licenza di caccia in caso di uso del fucile). La delibera ha anche semplificato il sistema di smaltimento delle carcasse”.

Provvedimenti che di sicuro solleveranno polemiche e tensioni con le organizzazioni animaliste intervenute già nel recente passato proprio per fermare la strage di nutrie.

Nessun commetno

Lascia una risposta: