Il Gruppo Consiliare PD, raccogliendo le preoccupazioni di numerosi addetti ai lavori, aveva già a suo tempo espresso le proprie perplessità sul riordino del servizio postale, dandone comunicazione urgente al Sindaco ed alla giunta nel corso del Consiglio Comunale del 03/11/2015. Un allarme purtroppo caduto nel vuoto.
Quello che oggi ci racconta la stampa sulla enorme quantità di posta in giacenza e non consegnata e sulle inevitabili ripercussioni su famiglie, imprese e professionisti era infatti prevedibile. E’ la conseguenza di una strategia aziendale incentrata solo sui tagli che ha portato in molte città dell’Emilia-Romagna a una consistente riduzione del personale e delle zone di recapito, a discapito della qualità e della tempestività del servizio e delle condizioni di lavoro degli operatori postali.
Nel solo Comune di Parma le zone di recapito sono state ridotte da 109 a 64 con relativa riduzione del personale addetto alla consegna. Il risultato è che le consegne avvengono ora a giorni alterni con tonnellate di posta che restano in giacenza.
Una situazione non accettabile a cui deve essere posto urgente rimedio. Mentre i sindacati stanno valutando la possibilità di uno sciopero generale, anche le istituzioni devono fare la loro parte. Chiediamo al Sindaco, fin ad oggi silente sulla vicenda, che si faccia parte attiva, facendo valere anche il suo ruolo di vicepresidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), affinché Poste Italiane torni sui suoi passi e ristabilisca un servizio di recapito quotidiano per tutte le zone della città.
Pierpaolo Scarpino e Nicola Dall’Olio
Gruppo Consiliare PD