L’arbitro della gara tra Medesanese e Gotico è stato inseguito da due auto, una delle quali sarebbe proprio quella che domenica sera, attorno alle 18, ha provocato l’incidente frontale lungo la provinciale 357 (leggi). A metterlo nero su bianco è anche la Figc regionale, il cui giudice sportivo ha multato per 500 euro la Medesanese perché “propri sostenitori rivolgevano gravi minacce ed offese nei confronti dell’arbitro. Dopo il termine della gara due macchine con all’interno alcuni dei sostenitori della soc. Medesanese attendevano la terna all’esterno del campo e davano luogo ad un inseguimento manifestando in maniera evidente la volontà di volerli aggredire”.
Lo scontro frontale ha visto protagonista L.M., 48 anni, ex portiere anche della Medesanese e della Felegarese, che era alla guida della sua Fiat Stilo, finito al pronto soccorso in codice rosso per le gravi ferite riportate. E’ andata meglio per fortuna alle due donne a bordo di una Fiat Cinquecento che viaggiavano in senso opposto e che in un batter d’occhio si sono ritrovate con l’auto in mezzo al campo adiacente alla strada. Medicate al pronto soccorso, sono state dimesse il giorno dopo.
Oggi l’arbitro della gara, Alessandro Negrelli, è stato sentito dai carabinieri di Medesano che indagano sulla vicenda. E la questione non finirà solo in ambito sportivo. Il direttore di gara che in auto era in compagnia dei guardalinee James Mancarella e Lorenzo Concari, in una deposizione durata circa un’ora, ha confermato tutto ai militari di Medesano. Negrelli, preoccupato per la sua incolumità e in fuga lungo la provinciale, aveva chiamato i carabinieri già prima dell’incidente per denunciare la presenza di auto che lo inseguivano. Ma quando, per non farsi raggiungere dai tifosi di casa, ha superato un’auto che lo precedeva, a quanto pare la Fiat Stilo è andata in scia di sorpasso. E sarebbe stato proprio allora che l’auto condotta dall’arbitro è rientrata in corsia, mentre quella dell’inseguitore non ha fatto in tempo e si è schiantata contro l’utilitaria che arrivava in senso contrario.
Un incidente segnalato “in diretta”, visto che l’arbitro e i guardalinee in quel momento erano al telefono proprio con i carabinieri per chiedere aiuto perché erano inseguiti da due persone che avevano visto allo stadio. Il secondo inseguitore, però, non si è trovato più in zona. Probabilmente fuggito in seguito all’incidente. Sarebbe questa adesso la dinamica al vaglio dei carabinieri, che potrebbe portare anche a conseguenze sul piano giudiziario.