Stuprano una 18enne nella sede della Raf. Due parmigiani e un romano...

Stuprano una 18enne nella sede della Raf. Due parmigiani e un romano rinviati a giudizio

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tribunale-parma-fallimento-620x400Uno stupro di gruppo nei confronti di una ragazza appena 18enne, nel 2010; il silenzio fino allo scorso anno, quando si viene a conoscenza dell’accaduto. Oggi, a distanza di sei anni dal fatto, dunque, tre dei ragazzi già accusati nel 2015 sono stati rinviati a giudizio, uno assolto, un altro esce di scena con l’archiviazione. L’inizio del processo è previsto per maggio. L’accusa è di violenza sessuale.

Protagonisti della vicenda sono tre giovani attivisti, che avrebbero consumato lo stupro proprio nella sede della Raf (Rete antifascista) di Parma, in via Testi. Uno stupro che per ben cinque anni è rimasto nascosto. A far luce sull’accaduto, poi, è stato il ritrovamento di un video da parte della polizia. Documento che mostra l’esatto momento della violenza consumata sulla ragazza, incosciente perché o ubriaca o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Ad incastrare i tre giovani, dunque, quel video che li mostra ben riconoscibili in viso. Si tratterebbe di un 25enne e un 29enne di Parma e un 24enne romano, finiti agli arresti domiciliari. Un quarto indagato, invece, è stato assolto con rito abbreviato ed è quindi uscito di scena. Il ragazzo, infatti, inizialmente coinvolto nell’inchiesta, di fatto non comparirebbe nel video incriminato finito nelle mani della polizia. Per un quinto ragazzo, invece, la stessa accusa ha chiesto e ottenuto l’archiviazione, in quando durante le complesse indagini compiute a distanza di anni dalla vicenda, è emerso che proprio in quel periodo l’indagato era lontano da Parma, si trovata in Sudamerica.

Rimane aperta infine la posizione dell’ultimo indagato, ormai da tempo residente all’estero.

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