Un anno e 4 mesi di reclusione a un modenese residente a Trecasali, accusato di tentata estorsione alla Banca popolare dell’Emilia Romagna. Secondo l’accusa, C.T., 62 anni, in seguito alle difficoltà incontrate dalla sua società di servizi, poi fallita, che aveva mutui con la Bper per oltre 300mila euro, avrebbe pensato di mandare lettere minatorie ad alcuni dirigenti del gruppo bancario, chiedendo 4 milioni di euro per le vittime delle banche.
Alle lettere firmate “Falange armata contro le banche”, con tanto di minacce di morte, sono seguite anche telefonate minatorie a parenti dei rappresentanti della banca. In seguitio alla denuncia, i carabinieri sono risaliti al 62enne, trovando nella sua disponibilità altre lettere dello stesso tenore non ancora spedite e persino le foto delle persone da contattare. Sempre secondo l’accusa, l’uomo avrebbe fatto anche degli appostamenti per scoprire le abitudini dei dirigenti della Bper e dei loro familiari.
L’arresto da parte dei carabinieri ha spezzato definitivamente questa catena di minacce ed ora è arrivata la condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, patteggiata dal 62enne davanti al gup del tribunale di Modena.