L’edizione 2016 del festival itinerante Crossroads arriva a Parma mercoledì 13 aprile alle 21 con Fabrizio Bosso (tromba), Javier Girotto (sax) e l’esuberante musica afro-latina del loro sestetto Latin Mood. Con Natalio Mangalavite (pianoforte, tastiere, voce), Luca Bulgarelli (basso elettrico), Lorenzo Tucci (batteria), Bruno Marcozzi (percussioni). Il secondo concerto sarà la settimana successiva, mercoledì 20 aprile, con il duo che affianca la tromba di Enrico Rava e la chitarra di Roberto Taufic. Entrambi gli appuntamenti si terranno presso la Casa della Musica di Parma, biglietti: a 15 euro (ridotto 12).
Tango, milonga, chacarera, candombe e… jazz, in proporzione variabile. Doppia è la leadership come anche l’anima musicale dei Latin Mood: da una parte Fabrizio Bosso chiama a raccolta i talenti più rappresentativi del jazz italiano, dall’altra Javier Girotto imprime il bollino DOC della musica argentina, portando con sé uno specialista del genere come il connazionale Natalio Mangalavite.
Tra beat latino-americani e iniezioni di movenze afro-americane, il Latin Mood è uno sviluppo e ampliamento del Latin Quintet creato da Bosso e Girotto nel 2006. Il secondo lavoro discografico della band, Vamos (Schema, 2012), come il precedente Sol!, mette in luce un dinamismo incontenibile ma anche assolo di struggente bellezza. Non manca quel senso di divertissement tipico della musica sudamericana, nella quale alta espressione artistica e svago popolare non sono mai disgiunti. Le performance dal vivo dei Latin Mood sono contagiose dalla prima all’ultima nota proprio per la loro costante capacità di rinnovarsi, passando dal ballabile al tribale, dalle suggestioni struggenti alle riscosse battagliere.
Nella stessa giornata del primo concerto di Crossroads 2016 a Parma, si inaugura anche “L’ultima nota”, mostra delle opere ispirate al jazz ma anche al cibo del pittore Otello Giuseppe Pagano, alcune delle quali realizzate ad hoc per gli appuntamenti “Latin Tinge”. Siano esse pitture a olio o disegni, ritraggono volti di grandi jazzisti, ne colgono l’espressione mentre sono intenti a suonare, si soffermano a studiare particolari di strumenti. La mostra, che durerà sino al successivo concerto parmense del 20 aprile (con apertura da lunedì a giovedì ore 9/13-14/18, venerdì ore 9-14), sarà allestita lungo il percorso che alla Casa della Musica conduce alla Sala dei Concerti. Otello Giuseppe Pagano (nato a Torino nel 1964) si è formato artisticamente frequentando le scuole d’arte della sua città natale oltre che vivendo e lavorando in realtà diverse sia in Italia che in Europa (Roma, Catania, Amsterdam, Creta). Pagano, attualmente di base a Parma, è oggi un pittore concettuale e poliedrico con all’attivo numerose mostre collettive e personali, nonché collaborazioni con musicisti, compositori, attori e registi di teatro.