Tecnicamente non è un evaso perché è stato assolto il 27 febbraio scorso in quanto incapace di intendere e volere al momento del fatto, ma praticamente è pericoloso. Wajdi Axyi, 30 anni, in fuga dalle 23 di mercoledì dal Rems di Casale di Mezzani era finito dentro per tentato omicidio (leggi). A Piacenza, nello scorso mese di luglio, in una sala di videogiochi nei pressi della stazione, aveva sferrato una coltellata al collo di un connazionale al culmine di una lite avvenuta, sembra, per motivi legati allo spaccio di droga. Ha pure qualche precedente per droga e furto.
Lo stanno cercando ormai in tutta Italia, anche perché pare scontato che l’uomo non sia più nella Bassa parmense e forse neppure in Emilia. Non è ancora chiaro come abbia fatto a eludere la sorveglianza dopo un solo giorno di permanenza nella struttura di Mezzani, dove è stato trasferito dal carcere di Piacenza, né se avesse già concordato con un complice il piano di fuga. Anche se quest’ultimo aspetto prende sempre più corpo.
Ma c’è anche da chiedersi se veramente avesse bisogno del ricovero in una struttura che ha preso il posto dei vecchi ospedali psichiatrici giudiziari, oppure se abbia pianificato tutto trovando la via più semplice per uscire dal carcere delle Novate di Piacenza. Di certo è che il sistema generale si presenta a maglie troppo larghe per poter garantire adeguatamente la sicurezza dei cittadini.
E a proposito di stranieri, fatalità tunisino anche lui, si sono ormai perse le tracce anche di Mohamed Jella, 28 anni, anche lui con precedenti nella droga, ricercato per l’omicidio di Alessia Della Pia, 39 anni, uccisa il 6 dicembre nella sua casa al Cinghio Sud.