Il treno di Industriae Performing Arts, la stagione 2016 di Lenz Fondazione, è già partito. Un viaggio che si protrarrà fino a dicembre in un turbinio di iniziative e tante cose nuove da vedere. Il cartellone è stato presentato oggi in Comune per mettere il sigillo su un cartellone che promette innanzitutto qualità.
«Il lavoro di Lenz Fondazione sui concetti della memoria e dell’inclusione è per noi di grande interesse – ha esordito il sindaco Federico Pizzarotti -. Anche con la Fondazione Teatro Regio, Lenz Fondazione sta intessendo una rete di rapporti che, al di là di singole collaborazioni, è un segno estremamente positivo».
«Chiediamo di continuare a fare ciò che sappiamo fare – gli ha fatto eco Maria Federica Maestri, direttore artistico di Lenz Fondazione -. Condivisione: in tutti i processi che abbiamo attivato questo anno, e sono davvero tanti, questo è il nodo fondamentale. La nostra arte non vuole essere un abbellimento, quanto una ricerca di bellezza. La fuga come dimensione del nostro presente. Lenz può essere un luogo in cui la fuga trova un suo senso: fuggire per trovare bellezza attraverso regole di apprendimento. In questo anno Lenz trasforma diversi luoghi della città, in vari allestimenti site specific, non ripetibili. Non dimenticare che la Tradizione esiste, che va usata e trasformata».
Francesco Pititto, presidente e direttore artistico di Lenz Fondazione, ha invece ricordato il compleanno di Lenz, che compie trent’anni, ma ha anche spiegato l’essenza di un progetto che continua a crescere.
«Lenz è un progetto di ricerca che procede da trent’anni, la ricerca di modificazioni significative dei linguaggi artistici applicati al teatro, alla musica, alla pittura, all’immagine e all’azione performativa tout court – ha detto Pititto -. Quelle modificazioni che segnano la differenza tra un passato e un presente artistico per delineare un futuro ancora da scoprire, per poi ricominciare da capo senza un termine, una fine, come ogni ricerca richiede. In primis quella scientifica, tanto di più quella che riguarda l’essere umano. Abbiamo preso il nome da una novella di un autore tedesco, Georg Büchner, morto giovanissimo ma che ha lasciato tre opere teatrali fondamentali per il teatro del mondo, più una novella. Un breve racconto che parla di un uomo che diventa folle perché non tiene il passo con il suo tempo o viceversa, il suo tempo non riconosce la sua opera: il nome è Lenz e, come Hölderlin e molti altri poeti, ha dovuto attendere circa un secolo per entrare nelle nostre vite e nei nostri pensieri».
«Abbiamo assunto il suo nome, trent’anni fa, per andare alla ricerca di una sensibilità differente, già presente nella realtà esperita da uomini e donne in condizioni di debolezza per il vivere quotidiano ma che, in alcuni casi, si è rivelata portatrice di una condizione creativa ed espressiva impossibile da ritrovare nella finzione richiesta dall’arte teatrale – ha continuato il presidente di Lenz Fondazione -. Un’opportunità in più, mescolanza di verità e allucinazione, capacità di essere opera oltre che portatrice d’opera, estasi che porta dritta al cuore della questione principale: che senso ha il creare artistico, oggi, in tutte le sue differenti forme? E la questione non riguarda solo lo spettatore dell’opera ma chi l’opera la crea, la condivide, la mostra e, se possibile, la dona. Il ricercatore non dovrebbe esporre nulla di definitivo, solo qualche frammento di risultato quando pensa di averlo ottenuto, dopo lungo e costante lavoro fatto anche di sconfitte; e molto spesso, come ci ha insegnato il nostro Jakob Michael Reinhold Lenz, è nella sconfitta che troviamo l’arte vera».
Sempre Pititto poi entra nel dettaglio di quello che sarà il lungo cartellone del 2016.
«Dire che dopo Auschwitz – ha esordito il presidente e direttore artistico, citando il filosofo tedesco Theodor Adorno – non si possono più scrivere poesie non ha validità assoluta, è però certo che dopo Auschwitz, poiché esso è stato e resta possibile per un tempo imprevedibile, non ci si può più immaginare un’arte serena»: Questo per il introdurre il primo degli appuntamenti della stagione 2016: KINDER [ Bambini ]. Il nuovo esito performativo della lunga ricerca sui temi della Resistenza e dell’Olocausto sarà presentato in prima nazionale a Lenz Teatro lunedì 25 aprile alle ore 21 (repliche dal 27 al 29 aprile, sempre alle ore 21) in apertura della nuova stagione Industriae Performing Arts 2016: «È nel presente che pensiamo di elaborare l’oblìo, la distanza, la smemoratezza» aggiunge Pititto «nel qui e ora a dar corpo ad assenze che si allontanano veloci nel tempo, pur continuando a guardarci in faccia come angeli volanti all’indietro». In scena insieme a dieci bambini del Coro di Voci Bianche ArsCanto ci sarà Valentina Barbarini.
Nel mese di maggio l’attrice sensibile Barbara Voghera interpreterà il monologo Hamlet Solo, summa delle riscritture sceniche dell’opera shakespeariana di Lenz e dedica d’attore nel quattrocentesimo anniversario della morte del drammaturgo inglese. «In questo Hamlet Solo si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua assoluta solitudine scenica ed esistenziale; in un attraversamento senza respiro del testo, l’attrice implode dentro gli altri personaggi, unico strumento ‘vivo’ di una partitura visiva di spettri».
Novità: nel 2016 il Festival Natura Dèi Teatri, giunto alla ventunesima edizione, allarga il proprio orizzonte prevedendo una sezione estiva e una invernale.
Nella prima, in programma dal 16 giugno al 3 luglio, oltre a ospitalità attorno al tema concettuale del 2016, Punto Cieco, saranno presentati gli ultimi quattro episodi del progetto biennale Il Furioso: ispirato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e realizzato in collaborazione con AUSL_DAISM-DP, vedrà in scena l’ensemble degli attori sensibili di Lenz, e l’esito performativo della residenza internazionale del coreografo austriaco Simon Mayer.
Negli stessi giorni avverrà il debutto assoluto di Macbeth, risultato di un percorso artistico che ha coinvolto per molti mesi un gruppo di ospiti degli ex Ospedali Psichiatrici Giudiziari, da poco più di un anno trasformati in Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza Sanitaria (REMS). «I loro volti e le loro voci diventano il transfert visivo ed emozionale della figura tragica di Macbeth e la questione della follia e delle visioni di Lady Macbeth materia vivente, atto violento rimembrato e rielaborato, allucinazione rimessa a fuoco» suggerisce Maria Federica Maestri, direttrice artistica di Lenz Fondazione nonché responsabile di installazione e regia dello spettacolo che vede in scena l’attrice Sandra Soncini.
Dopo la pausa estiva, la programmazione di Industriae Performing Arts riprende con l’installazione site-specific e performance, con musiche di Andrea Azzali, Autodafé. Tratta dal terzo atto del Don Carlo di Giuseppe Verdi, sarà inserita all’interno del prestigioso Festival Verdi (nell’ambito del quale già nel 2015 Lenz aveva presentato con successo l’opera Verdi Re Lear) e realizzata in collaborazione con il Conservatorio Boito di Parma.
«Dal Maestro» aggiungono i direttori artistici «a fine ottobre 2016 verrà riproposta la parte Blindness del Verdi Re Lear, con le musiche originali di Robin Rimbaud aka Scanner, i cantanti del Conservatorio di Parma, l’installazione filmica e scenica black and white della tragedia e la partecipazione straordinaria, tra gli altri, di Rocco Caccavari».
La seconda parte del Festival Natura Dèi Teatri (17 novembre-3 dicembre) vedrà, unitamente a una rinnovata residenza artistica del performer britannico Tim Spooner e ospitalità internazionali, la ripresa di Romeo & Juliet, concerto contemporaneo creato per Lenz nel 1998, in una scrittura musicale per voci d’attrice, dalla compositrice e direttrice d’orchestra Carla Delfrate e l’ultimo episodio della trilogia dedicata all’Hyperion di Friedrich Hölderlin – poeta, filosofo e drammaturgo romantico al quale l’ensemble ha dedicato agli esordi un lunghissimo percorso di ricerca – con musiche originali del compositore elettronico polacco Paul Wirkus e l’azione scenica di Valentina Barbarini e Adriano Engelbrecht: «Dalla filosofia dell’amore troncato alla filosofia della serenità» conclude Francesco Pititto «l’abbandono in un Tutto che comprende la natura umana e quella della Terra in ogni sua specie, una pratica amorosa più alta di ogni passione rivoluzionaria che vuole ritornare alla semplicità delle cose, alla bellezza e alla leggerezza del vivere, un ritorno alla vita di un tempo in cui l’uomo – come gli dèi – godeva di un ruolo centrale nella Natura del mondo».
Lenz Fondazione, che nel 2016 festeggia trent’anni di vita artistica, è parte del Sistema Teatrale del Comune di Parma, che ne supporta e finanzia le attività sia di produzione che di organizzazione (per il Festival Natura Dèi Teatri). Il teatro guidato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto si appresta ad inaugurare Industriae Performing Arts accogliendo, come Socio sostenitore della Fondazione medesima, l’Università degli Studi di Parma: importanti riconoscimenti istituzionali del valore di una rigorosa ricerca permanente portata avanti con esiti apprezzati a livello nazionale e internazionale.
IL CALENDARIO
LENZIndustriae016
APRILE ▷ OPENING ▷ RESISTENZA
8 aprile h 20 OpeningIndustriae
PERFORMANCE + LIVE FRAGMENTS + CONCERT + VIDEO INSTALLATION + drink&food
Performance
Phoenix_ I Smoke My Life Away
inteprete Valentina Barbarini
Concert + VideoInstallation
The Palace
Live Electronics Andrea Azzali
Live Fragment
Macbeth
interprete Sandra Soncini
Live Fragment
Kinder (Bambini)
interprete Valentina Barbarini
25-27-28-29 aprile Resistenza
25 aprile h 18
Conversazione su KINDER ⎧ BAMBINI ⎫
Coordina Marco Minardi
Con Bruno Maida e Patrizia Bertolani
+
25-27-28-29 aprile h 21
KINDER ⎧ BAMBINI ⎫
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali
Consulenza Musicale M° Gabriella Corsaro
Consulenza storica Marco Minardi
Performer Valentina Barbarini, Coro Voci Bianche
in collaborazione con ISREC e Coro Ars Canto G. Verdi Voci Bianche Giovanile
MAGGIO ▷ 17-18 maggio h 21
HAMLET SOLO
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali
Interprete Barbara Voghera
GIUGNO ☛ LUGLIO ☛ FESTIVAL NATURA DÈI TEATRI
16 giugno ☛ 3 luglio ND’T BLIND◉SPOT 1
⎧Punto Cieco⎫
16-17-18 giugno h 21
23-24-25 giugno h 21
IL FURIOSO (2)
Dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali
Performer Valentina Barbarini, Carlotta Spaggiari,
Barbara Voghera, Paolo Maccini, Franck Berzieri,
Carlo Destro, Delfina Rivieri, Marco Cavellini
in collaborazione con AUSL_DAISM-DP
26-28-29-30 giugno h 21
1-2-3 luglio h 21
MACBETH
Da William Shakespeare
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e Regia Maria Federica Maestri
Musica Andrea Azzali
Performer Sandra Soncini
in collaborazione con AUSL-REMS
OTTOBRE ⎧LENZ ☛ VERDI⎫ FestivalVerdi016
15-30 ottobre dalle h 15 alle h 18.30
AUTODAFÉ
Installazione visuale e sonora
Dal III Atto del Don Carlo di Giuseppe Verdi
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica e installazione Sonora Andrea Azzali
14 ottobre h 18.30
15 ottobre h 18.30 e h21
16-17-21-22-23 ottobre h 18.30
AUTODAFÉ
Installazione site-specific e performance
Dal III Atto del Don Carlo di Giuseppe Verdi
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica e installazione Sonora Andrea Azzali
Performer Paolo Maccini, Carlo Destro, Franck Berzieri,
Carlotta Spaggiari, Barbara Voghera, Valentina Barbarini
in collaborazione con AUSL_DAISM-DP
in collaborazione con CONSERVATORIO A. BOITO di Parma
28-29-30 ottobre h 21
VERDI RE LEAR BLINDNESS
Dal King Lear di William Shakespeare e dal Re Lear di Somma-Verdi
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica Robin Rimbaud aka Scanner
Cantanti Adriano Gramigni. Andrea Pellegrini
Performer Rocco Caccavari, Franck Berzieri, Paolo Maccini,
Carlo Destro, Carlotta Spaggiari, Marco Cavellini
in collaborazione con CONSERVATORIO A.BOITO di Parma
AUSL_DAISM-DP
NOVEMBRE ☛ DICEMBRE ☛ FESTIVAL NATURA DÈI TEATRI
17 novembre ☛ 3 dicembre ND’T BLIND◉SPOT 2
⎧Punto Cieco⎫
18-19-20 novembre h 21
HYPERION
Dall’Hyperion di Friedrich Hölderlin
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Musica + Live Electronics Paul Wirkus
Performer Adriano Engelbrecht, Valentina Barbarini
25-26-27 novembre h 21
ROMEO AND JULIET
⎧CONCERT⎫
Da William Shakespeare
Testo e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri