ZEBRE RUGBY – GLASGOW WARRIORS 14 – 43 (14-7 p.t.)
Marcatori: 4′ M L. Sarto Tr. Canna; 17′ M Brown Tr. Weir; 20′ M Palazzani Tr. Canna; 45′ M Price Tr. Weir; 52′ M Dunbar Tr. Weir; 57′ M Horne Tr.Russell; 73′ M Naiyaravoro; 76′ M Yanuyanutawa; 78′ M Horne.
ZEBRE RUGBY: 15 Kayle Van Zyl; 14 Dion Berryman (62′ Burgess); 13 Matteo Pratichetti; 12 Gonzalo Garcia (52′ Bisegni); 11 Leonardo Sarto (43′ Luke Burgess 50′ L. Sarto); 10 Carlo Canna (67′ Haimona); 9 Guglielmo Palazzani; 8 Gideon Koegelenberg; 7 Federico Ruzza; 6 Emiliano Caffini (67′ Cristiano); 5 Marco Bortolami (cap); 4 Quintin Geldenhuys (53′ Bernabò); 3 Dario Chistolini (52′ Roan); 2 Oliviero Fabiani (78′ De Marchi); 1 Andrea Lovotti (59′ Postiglioni). All. Gianluca Guidi
GLASGOW WARRIORS: 15 Glenn Bryce; 14 Taqele Naiyaravoro; 13 Alex Dunbar (63′ Bennett); 12 Peter Horne; 11 Tommy Seymour; 10 Duncan Weir (52′ Russell); 9 Ali Price (53′ Pyrgos); 8 Ryan Wilson; 7 Simone Favaro (65′ Ashe); 6 Rob Harley; 5 Jonny Gray (Cap); 4 Leone Nakarawa (63′ Peterson); 3 Sila Puafisi (53′ Fagerson); 2 Fraser Brown (26′ Pat MacArthur); 1 Gordon Reid (70′ Yanuyanutawa). All. Gregor Townsend
Arbitro: Ian Davies (Welsh Rugby Union)
Assistenti: Matteo Liperini e Filippo Bertelli (entrambi Federazione Italiana Rugby)
TMO: Stefano Roscini (Federazione Italiana Rugby)
Note: 59 giallo MacArthur
Man of the match: Horne
Primo tempo tutto di marca bianconero al Lanfranchi. Dopo il calcio d’apertura dell’ottimo Carlo Canna, i campioni del Glasgow Warriors non hanno toccato palla sostanzialmente fino al 4′ quando Leonardo Sartori, che nella prossima stagione giocherà proprio con gli scozzesi, ha trovato il varco al termine di un attacco corale, portando i padroni di casa in metà. Canna trasforma e fa 7-0.
Glasgow capisce che non c’è tanto da scherzare con queste Zebre vivaci in avanti e senza timori reverenziali, quindi comincia a spingere nei 22 bianconeri. La linea difensiva tiene bene fino al 17′ quando Fraser Brown ormai nei 5 metri trova il buco e con la trasformazione di Weir pareggia i conti per gli ospiti.
La reazione è tosta, con le Zebre che in 3 minuti ritrovano la meta con Palazzani che si tuffa tra i pali ospiti e Canna che non sbaglia. Il 14-7 resiste fino al riposo con le Zebre ancora vicine alla meta.
La ripresa si apre sotto altre stelle e per le Zebre si spengono le luci. Non che Glasgow abbia fatto cose straordinarie, ma le accelerazioni degli ospiti sono bastate a mandare in crisi la difesa bianconera. A fare la differenza sono soprattutto gli errori al placcaggio e gli ovali persi dagli uomini di Gianluca Guidi. E i cambi non aiutano. Anzi. Alle Zebre non basta neppure l’uomo in più dal 59′ per il giallo comminato a MacArthur. Finisce 43-14 per gli ospiti.
La cronaca – La prima azione vede un ispirato Sarto sull’out sinistro a far avanzare la linea del vantaggio con l’azione che poi si chiude con un calcio in avanti di Canna. Libera la difesa dei Warriors con Fabiani a lanciare una touche in attacco al 4° minuto. Bene l’attacco delle Zebre con alcune veloci fasi che portano al largo sinistro alla prima meta stagionale dell’ala Sarto per il vantaggio bianconero. Canna trasforma da posizione molto defilata mentre sull’altro fronte Koegelenberg è sanzionato per un ingresso laterale in ruck. Gli scozzesi decidono di non piazzare e giocano una touche ai 5 metri. La pericolosa azione vede la difesa italiana reggere bene su tutta la profondità ma Davies vede un placcaggio non chiuso e arriva il secondo fallo per Glasgow che sceglie ancora la rimessa.
Dopo alcune fasi Naiyaravoro buca la difesa bianconera ma il passaggio per Horne non è controllato ottimamente quasi sotto i pali; ingaggia bene la mischia del XV del Nord-Ovest che avanza e permette la liberazione al piede per la rimessa ospite alla metà campo. Al 12° la mischia scozzese riceve un fallo sulla metà campo che porta alla terza rimessa per Brown, azione ben difesa dalle Zebre che trovano il turnover. Faticano ad uscire dai 22 Bortolami e compagni col possesso riconquistato dagli avversari in ruck ma l’aggressività della difesa italiana porta nuovamente all’in avanti l’attacco di coach Townsend al 15°. Ancora Glasgow col pallino della gara in mano a mettere pressione alle Zebre nei 22; questa volta arriva la meta dei campioni in carica con Brown al 18° che riporta in parità la sfida.
Le Zebre però non ci stanno e l’azione che si sposta subito nei 22 scozzesi: break di Sarto che porta l’ovale ai 5 metri. Il sostegno di Ruzza fissa l’avversario ma il riciclo su Geldenhuys sfuma. I bianconeri risalgono nuovamente e un’ottima azione di Palazzani porta lo stesso mediano in meta sotto i pali dopo un pregevole scambio d’ovale con Van Zyl. Dopo un momento convulso con diverse controruck bianconere tra gli applausi del Lanfranchi, risalgono le Zebre con l’up & under di Canna e la bella pressione di Van Zyl. Il pack di coach Guidi trova il fallo in mischia al 27° con la pedata di Garcia appena a lato da 50 metri. E’ il momento migliore delle Zebre: altro fallo contro il sostegno scozzese e Canna questa volta calcia in touche ma i bianconeri non riescono a rendersi pericolosi con i saltatori scozzesi che rubano il lancio di Fabiani.
La fase finale del primo tempo vede il possesso stabilmente nelle mani dei padroni di casa che attaccano alla mano al 35° ricevendo il terzo fallo a favore consecutivo. Non avanza il drive con la linea difensiva scozzese pescata però dal direttore di gara per un placcaggio pericoloso. Le Zebre non concretizzano la quarta rimessa consecutiva ai 5 metri e Glasgow può liberare la lunga pressione.
Primo attacco della ripresa per gli ospiti che avanzano col potente Naiyaravoro sull’out destro: l’azione si sposta rapidamente al largo opposto dove è Seymour a schiacciare l’ovale oltre la linea bianca. Davies chiede l’aiuto del TMO con Roscini che vede l’ala dei Warriors toccare la linea esterna e così la meta non è convalidata. Ma non è comunque un buon segnale. Gli ospiti accelerano. Dopo un buon ingaggio le Zebre subiscono l’avanzata della maul scozzese con la meta del veloce mediano Price sotto i pali. Weir trasforma e riporta il punteggio in parità al 47°.
I bianconeri rispondono con un lungo possesso col piede di Palazzani e Canna ad esplorare due volte la retroguardia di Gray e compagni. Una rimessa sporcata permette a Glasgow di attaccare col break centrale di Seymour: il riciclo dell’ala è però in avanti sui 22. L’impeto scozzese di questo inizio secondo tempo porta in meta lo stesso Seymour che trova il break: Van Zyl non riesce a placcare l’avversario che segna sotto i pali al 52° per il primo vantaggio esterno della serata. Dopo alcuni cambi preme ancora l’attacco ospite: buon ingaggio sulla trequarti e nuovo multifase nei 22 italiani. L’azione vede il break ospite con la meta di Horne per quarta segnatura dei Warriors.
Le Zebre provano a reagire: dopo la liberazione al piede della difesa scozzese Canna prova un chip venendo placcato in modo pericoloso da Rae. Il fischietto gallese Davies chiede di rivedere l’azione e sanziona invece un placcaggio in ritardo di MacArthur su Berryman col tallonatore ammonito. Dopo la touche Pratichetti sembra trovare il varco nella linea scozzese ma Bisegni non controlla in sostegno permettendo ai Warriors di risalire. Fabiani è poi bravo nel fermare Dunbar involato verso l’out sinistro. Ancora Zebre ad infiammare il pubblico con la splendida azione personale di Van Zyl: serpentina dell’estremo che guadagna 40 metri. L’azione vede Palazzani innescare Pratichetti col romano che sui 22 metri non trova alcun compagno nel riciclo.
Glasgow è senza più tallonatori così c’è tempo per un paio di mischie “no contest” prima che gli ospiti mettano nuova pressione alle Zebre col gioco al piede. A dieci dal termine avanza la maul ospite nonostante l’inferiorità numerica, arriva il fallo che viene calciato in touche ma è Roan a controllare il lancio ospite. Ristabilita la parità numerica il lancio di gioco da mischia sui 30 metri porta in meta l’ala Naiyaravoro sulla bandierina destra a chiudere il match al 75°. L’ispirato attacco ospite produce ancora grattacapi alla difesa italiana: è il pilone Yanuyanutawa a trovare la sesta meta vicino alla bandierina sinistra. Dopo il calcio d’invio prova a risalire Sarto: sul placcaggio l’ovale è controllato a terra da Koegelenberg che serve l’avversario Horne – votato quale migliore in campo – che s’invola solitario alla bandierina destra per la sua seconda meta della serata che fissa il finale sul 14-43.
LE INTERVISTE
Gianluca Guidi non cerca scusanti ed è piuttosto duro con alcuni dei suoi a fine gara in sala stampa.
”I Glasgow Warriors ci hanno punito in maniera giusta anche se le Zebre non si meritano questo divario nel punteggio: siamo di fronte ad una coperta corta a livello numerico per i tanti infortuni di questo periodo – ha detto l’head coach Gianluca Guidi -. Non basta un buon primo tempo dove potevamo segnare anche alla fine del periodo. Sapevamo che la ripresa gli scozzesi sarebbero usciti molto forti; gli abbiamo concesso tanto possesso. Con la loro tanta qualità ci hanno fatto male. Sul 28-14 mi aspettavo di più dalla panchina; i nostri cambi sono stati poco incisivi. A questo livello i cambi non possono entrare con questo atteggiamento sbagliato. Teniamo buono ciò che abbiamo fatto ma anche le indicazioni che ci dicono che la squadra ha perso confidenza nonostante il lavoro in settimana molto buono. E’ un momento duro che ci serve molto; stiamo lavorando bene con uno staff di persone eccezionali e con la squadra che sta giocando bene segnando questa sera due belle mete. Ci fa piacere il ritorno di Canna che ci ha fatto giocare in modo diverso; al ritorno dall’infortunio non gli si può chiedere 80 minuti. Rimaniamo sulle cose positive – ha aggiunto Guidi – apprezzando l’impegno di tanti ragazzi ma annotando che alcuni non possono competere a questo livello che dev’essere considerato un punto di partenza non di arrivo della carriera. Ci sono state tante sorprese positive in questo periodo quali per esempio Fabiani, Ruzza e Pratichetti: anche stasera hanno giocato alla pari contro quotati nazionali scozzesi. Con questo gruppo di ragazzi possiamo competere nel futuro, con un gruppo di giocatori che hanno motivazioni e compattezza fisica, onorando questa maglia. La barra è a dritta sulle scelte in sede di rinnovi di contratti e nuovi arrivi per la prossima stagione. L’obiettivo é tornare a rivaleggiare come fatto ad inizio stagione”.
Ma durante il primo tempo e in parte della ripresa, le Zebre, grazie a una difesa attenta, con il costante raddoppio nei placcaggi, con attacchi prolungati grazie al buon possesso, non sono apparse granché inferiori ai più quotati scozzesi. A fare la differenza, più che altro sono stati gli errori. E sono bastati i primi per mandare in confusione la squadra.
“Si, abbiamo perso un po’ confidenza – concorda Guidi – abbiamo commesso errori elementari e ciò è dovuto a questo stato di prostazione che si allunga un po’. Dobbiamo evidenziare quanto ci fanno questi ultimi venti minuti, perché ci costano 21 punti immeritati però il campo dice questo. Dobbiamo tenere le cose positive dei primi 50 minuti, ma poi dobbiamo rammaricarci per gli sbagli gravi di giocatori dai quali ti aspetteresti qualcosa d’altro“.
I cambi del secondo tempo sono tra le cause delle sbavature che hanno portato alla sconfitta e come già avvenuto in diverse altre occasioni, invece di trovare nuovo slancio grazie a forze fresche si finisce col perdere di vista l’obiettivo.
“L’esigenza del rugby internazionale ormai è quella di giocare a 23 – risponde ancora coach Guidi – in questo momento anche per la situazione infortuni ci lascia questo. I cambi sono anche un po’ obbligati. Mercoledì ho preparato questa partita con 19 elementi, con Quintin Geldenhuys a letto con l’influenza e tanti altri indisponibili. Anche oggi abbioamo rischiato Haimona perché Beyers ha avuto la febbre, ma non possiamo neppure chiedere a Carlo Canna al rientro dopo un mese e mezzo di fare tutta la partita, altrimenti si ripresenterebbero i problemi muscolari. Questa squadra ha avuto anche 21 stiramenti, quindi bisogna fare e stiamo facendo un ripensamento generale“.
Marco Bortolami, capitano delle Zebre oggi e probabilmente per tutto quest’ultimo scorcio di stagione, fa un’analisi degli errori e individua qualche soluzione per le prossime gare.
”Nel secondo tempo ci siamo esposti troppo agli attacchi degli avversari giocando nelle zone sbagliate del campo con un gioco al piede approssimativi – ha detto il pilone delle Zebre, che non a caso sembra già parlare da tecnico oltre che da giocatore di straordinaria esperienza -. Sicuramente c’è un gap d’intensità; la squadra è andata in confusione nel secondo tempo senza mantenere il sangue freddo. Peccato perchè abbiamo giocato alla pari 50 minuti e potevamo continuare a giocare quadrati e sfruttare le opportunità che abbiamo creato. Invece abbiamo giocato male nei nostri 22 e loro ci hanno punito: serve più concretezza con gioco semplice e ordinato. Nelal ripresa ci hanno attaccato più vicino ai punti d’incontro e non siamo riusciti a reagire al loro cambio di strategia. Analizzando la partita la squadra ha subito troppa pressione per errori nostri che a questo livello hanno un peso importante nell’economia della partita”.
Le Zebre si ritroveranno lunedì 11 aprile alla Cittadella del Rugby di Parma per preparare il ventesimo turno del Guinness PRO12 che vedrà il XV del Nord-Ovest ospitare i Nord-Irlandesi dell’Ulster allo Stadio Lanfranchi sabato 16 aprile.