L’impiego della polizia municipale 24 ore su 24 non piace affatto ai sindacati di categoria. E l’appello del Siap, il sindacato degli agenti della polizia di stato, a fare squadra per dare una mano sul fronte della sicurezza, parte subito in salita. E’ la Funzione pubblica della Cgil a stoppare il dibattito appena avviato.
“Che gli operatori di Polizia Municipale – spiega Barbara Vigilante, della Fp Cgil di Parma – non siano sovrapponibili alle forze di Polizia lo testimoniano anche: il loro contratto nazionale di lavoro (il cui rinnovo è bloccato per legge da 6 anni), il mancato riconoscimento della causa di servizio, l’esclusione dal bonus fiscale degli 80 euro previsto per le forze di Polizia di cui alla legge 121/1981, l’età pensionabile a 66 anni e 7 mesi. Da anni la Polizia Municipale aspetta una normativa chiara che ne definisca nettamente le funzioni, che non sono un duplicato, come a volte erroneamente si pensa, delle forze di Polizia statale. Troppe volte accade – continua Vigilante – che i lavoratori della PM vengano impiegati in interventi non rientranti nei loro compiti istituzionali. In più l’utilizzo costante di notte su strada di quelli che vengono ancora definiti “vigili urbani” aumenta notevolmente il rischio di una confusione di ruoli e di competenze”.
la Cgil ricorda inoltre che gli operatori di Polizia Municipale sono dipendenti delle amministrazioni comunali, soggette da anni a blocchi del turn over che non consentono di adeguare gli organici alle esigenze del territorio e dei cittadini. Ipotizzare un servizio di Polizia Municipale h24, come quello proposto dal Siap, secondo il sindacato di via Confalonieri, sarebbe quindi inconciliabile con le unità di personale attualmente in forza al comune di Parma. Ad oggi, gli operatori in via del Taglio sono circa 180, numero già ampiamente al di sotto degli standard previsti dalla legge regionale. Solo grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale e sindacati, con la volontarietà e l’impegno dei lavoratori della PM di Parma – ricordano dalla Cgil – è stato possibile effettuare nel 2015 alcuni turni notturni in un periodo di tempo limitato.
L’appello della Funzione pubblica Cgil al sindaco Federico Pizzarotti e al comandante del Corpo, Gaetano Noè, è quindi quello di evitare che le conseguenze di questa confusione istituzionale ricadano sugli operatori, e di non dare seguito a richieste che, oltre a non essere rispettose dei diritti dei lavoratori, non sono neanche sostenibili sul piano della effettiva fattibilità.