Ruba il portafoglio dalla borsa di un’anziana, scende dal bus numero 5, prende il contante e getta tutto il resto nella campana del vetro. Un colpo facile facile per Elena P., 26 anni, bulgara, sorella della 23enne, Karamfila P., arrestata per lo stesso motivo il 2 aprile scorso (l’arresto) e poi condannata dopo aver chiesto scusa in tribunale (leggi). Ma la ragazza non aveva fatto i conti gli agenti della sezione antirapine della Squadra mobile di Parma, a caccia di borseggiatrici dopo i numerosi episodi registrati sulle linee 4, 5 e 8.
Gli agenti erano in piazzale Corridoni, nell’Oltretorrente, quando hanno visto scendere dal bus Elena P. con in mano un portafoglio e una borsa della spesa rossa. E’ bastato loro seguirla per qualche metro, fino a borgo Bosazza, dove la ragazza ha preso le monete – circa 90 euro – e si è liberata del portafoglio e della borsa, gettando il tutto nella campana del vetro.
Subito bloccata e identificata, Elena P. è risultata tuttora residente in Bulgaraia. Gli agenti hanno recuperato anche il portafoglio e la borsa prima di portare la ragazza in Questura, da dove hanno poi contattato la derubata – una donna di 82 anni – che ancora non si era neppure accorta del furto subito. Ed è stata quindi felice di riavere tutto dalle mani degli agenti dopo aver presentato la denuncia.
Elena P., invece, non è risultata nuova a questo tipo di esperienze, tanto che già era stata indagata per lo stesso motivo a Bologna. Le telecamere di videosorveglianza installate sull’autobus numero 5, infine, hanno permesso alla polizia di chiudere definitivamente il cerchio attorno alla bulgara che ha agito senza alcun complice. Coprendosi il braccio con l’altra mano, la 26enne è riuscita a infilare la mano nella borsa dell’anziana e a prendere il portafoglio. Alla prima fermata utile, quindi, è scesa subito per evitare che la vittima nel frattempo si accorgesse del furto.
Elementi sufficienti per l’arresto in flagranza di Elena P. con l’accusa di furto pluriaggravato. Dopo aver trascorso la notte in cella di sicurezza, la ragazza è comparsa oggi in tribunale dove il giudice Adriano Zullo, che ha convalidato l’arresto, l’ha condannata a 8 mesi di reclusione ed a una multa di 200 euro. Rimessa in libertà, Elena P. ha ricevuto un foglio di via da Parma della durata di anni 3.