Il Casino di Lettura di Parma (via Melloni, 4) ospiterà, martedì 5 aprile alle ore 17, due autori mantovani: Stefano Iori ed Enrico Ratti. Con loro dialogherà la professoressa Isa Guastalla. Il primo scrittore proporrà il suo romanzo La giovinezza di Shlomo, il secondo illustrerà il proprio testo Il taccuino dei dannati. Entrambi i titoli sono stati pubblicati da Gilgamesh Edizioni l’anno scorso.
Stefano Iori, appassionato studioso di cultura ebraica, narra la vita, fino ai trent’anni, di Shlomo Batai, nato a Tel Aviv alla fine della Guerra dei Sei Giorni. La morte, che venga dalla natura o dalla guerra, accompagna il protagonista nell’adolescenza e oltre. L’amore per la conoscenza e lo studio diventa lo scudo dietro al quale egli si cela per rispondere al dolore e all’apatia “di risposta” che dominano la sua giovinezza. Alcuni testi del padre, rinvenuti dopo la morte di questi, segnano la svolta: l’idea di un viaggio, all’inseguimento delle origini del giovane e alla ricerca del suo destino. La fluidità del testo arriva spesso a note poetiche. L’opera di Iori avvolge il lettore e lo travolge quando la narrazione si complica, moltiplicando motivi di riflessione, possibilità di scoperta e di stupore. Originale, profondo, ricco di stimolanti citazioni, il romanzo vola alto, delicato eppure avvincente, al punto da far sperare in un seguito.
Quella di Enrico Ratti è una stimolante ricostruzione dei tempi e delle vicende che videro protagonisti Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud. L’autore accoglie, valuta e trasferisce nelle pagine del suo libro la più intima vitalità dei “poeti maledetti” e nel contempo manipola il magma storico da questi respirato per regalarlo al lettore in veste teatralizzata. La vita dei tre poeti francesi si sviluppa così a mo’ di racconto che si snoda felice grazie ad una accurata documentazione storico-letteraria, all’interpretazione di icone e quadri d’epoca, ma anche per merito dell’occhio analitico e fantastico dell’autore. Grazie a questa sapiente alchimia, il lettore si ritrova davanti a un testo immaginifico di sconcertante realismo storico che lo trasporta nel pieno di un quadro vivente portato alla ribalta della pagina con stile sobrio ed elegante.