Turismo enogastronomico: lo stato dell’arte in Italia

Turismo enogastronomico: lo stato dell’arte in Italia

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L’Italia presenta una tradizione vinicola e culinaria molto ricca. Da molto tempo è una meta scelta dagli appassionati del turismo enogastronomico. Si tratta di una tipologia di turismo che riesce a mettere insieme la scoperta di vini e di cibi tipici locali con l’approfondimento culturale. Questo settore sta attraversando un periodo molto significativo dal punto di vista della crescita e della trasformazione, anche nel nostro Paese. Ma qual è lo stato attuale del turismo enogastronomico in Italia? Quali sono i trend e le opportunità che questo settore riesce ad offrire?

La valorizzazione del turismo enogastronomico in Italia

Il turismo enogastronomico in Italia sta vivendo una fase di crescita senza precedenti, consolidandosi come una delle esperienze più ambite sia per gli operatori del settore che per i visitatori. Questo modello di turismo, sempre più oggetto di articoli e approfondimenti da parte delle riviste come questo magazine online dedicato al mondo del vino, si concentra sull’esplorazione delle tradizioni culinarie e vinicole di una regione o di un territorio, offrendo così un’opportunità unica per immergersi nella ricchezza della cultura italiana attraverso il cibo e il vino.

Le regioni italiane, tutte ricche di specialità gastronomiche e vitivinicole, hanno un’importanza fondamentale nell’offerta turistica. Destinazioni molto conosciute per questo tipo di tradizione sono, ad esempio, costituite dalla Sicilia, che combina la storia culinaria con una produzione di vini in crescita. Tra dolci, come i cannoli, piatti tipici fritti e vini come il Nero d’Avola, la scelta dei visitatori dell’isola è davvero notevole.

Il Piemonte rappresenta un’altra regione scelta da coloro che vogliono prendere parte ad un’esperienza di turismo enogastronomico. Basti pensare al Barolo, che insieme agli altri prodotti rende la regione una delle più prestigiose da questo punto di vista, unendosi ad una cucina che prevede i sapori del tartufo e di numerose altre pietanze deliziose.

E poi ci sono la Toscana, nota per i suoi vigneti e per produzioni come il Chianti, che si può gustare in ristoranti stellati e negli agriturismi tradizionali, e l’Emilia Romagna, conosciuta per specialità come il parmigiano, il prosciutto tipico, i tortellini e vini di qualità come il Lambrusco.

I dati delle destinazioni preferite

Il rapporto dedicato al turismo enogastronomico dell’Italia nel 2023, presentato da Roberta Garibaldi, mette in evidenza alcuni dati interessanti proprio in riferimento al nostro Paese. Tra le destinazioni preferite, c’è la Sicilia in cima alla classifica. Seguono l’Emilia Romagna e la Campania. In riferimento alle città, in alto nella lista c’è Napoli e successivamente troviamo Bologna e Roma.

I viaggiatori italiani che si dedicano al turismo enogastronomico

Attualmente i turisti enogastronomici rappresentano il 58% dei viaggiatori italiani, con una crescita del 37% rispetto al 2016, quando costituivano soltanto il 21%. Il numero assoluto dovrebbe avvicinarsi, secondo le stime, a 10 milioni.

Ma l’interesse per la tipologia di esperienze enogastronomiche non si limita soltanto a questi turisti, visto che coinvolge gran parte dei viaggiatori del nostro Paese. 7 viaggiatori su 10 hanno, infatti, preso parte attivamente ad almeno cinque esperienze dedicate all’enogastronomia negli ultimi viaggi che hanno compiuto, una percentuale che aumenta del 25% prendendo in considerazione i dati del 2021.

Le informazioni che sono state registrate dagli esperti nell’ultimo anno si riferiscono alle esperienze culinarie all’interno dei ristoranti, con una percentuale del 94% dei viaggiatori, alle visite nei luoghi dedicati alla produzione (con un 74%), alle attività pratiche (che fanno riferimento al 54%), agli eventi specifici (la percentuale in questo caso è del 60%) e agli itinerari a tema (48%). Per quanto riguarda nello specifico gli itinerari, i più scelti sono quelli relativi al mare e alla montagna, ma ottimi dati sono quelli che riguardano anche la pianura e le colline.

Le esperienze maggiormente richieste dai turisti europei

I dati che sono stati citati risultano perfettamente in linea con le informazioni raccolte in uno studio della European Travel Commission, secondo il quale le esperienze collegate al vino e al cibo sono tra le più richieste dai turisti europei nel corso dell’estate. Si parla del 17,3% di viaggiatori che scelgono di compiere attività di turismo enogastronomico e del 17,8% di turisti che vogliono anche valorizzare i paesaggi naturali nei quali in molti casi si svolgono queste degustazioni.

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