Le dichiarazioni di Fabio Pecchia al termine di Parma-Modena.
UNA SCONFITTA CHE BRUCIA
“Grande dispiacere, grande delusione. Perché la partita è stata fatta. Le aspettative erano diverse, anche per il pubblico e per la città. Rimboccarsi le maniche, testa bassa e lavorare. Chiaro che la fiducia e il lavoro devono rimanere alti. Oggi la sconfitta brucia, l’approccio è stato il nostro abituale. Nel primo quarto d’ora è stato molto bello, potevamo creare delle occasioni con Man e altre palle dentro l’area. Dopo il gol abbiamo perso le nostre certezze abituali e lì abbiamo fino al secondo gol abbiamo perso il campo. Poi, nonostante sotto di due gol, la squadra avrebbe meritato molto di più per quello che abbiamo prodotto e con gli ingressi tutti hanno dato qualcosa in più. Il merito, quando si vince, è da dare alla squadra che lo fa, perché sono stati in grado di fare due gol”.
LE SCELTE TATTICHE
“Sohm è in continuo miglioramento, la catena con Delprato sta dando risultati e voglio dare continuità. Man ha bucato tante volte dentro l’area avversaria, anche se dovevamo attaccare di più, come dicevo alla vigilia. Mi è piaciuta anche la prestazione di Dennis a sinistra. Bernabé-Vazquez? Adrian deve riprendere la migliore condizione, lui più basso riusciva a gestire di più la palla e tenerlo più tempo in gara, Franco è in una condizione migliore. Non pensavo che Bernabé potesse tenere così bene e anche così a lungo, è solo una questione di tenuta per lui. Da centrocampista si è infilato un paio di volte con conclusioni”.
CI ABBIAMO CREDUTO FINO ALLA FINE
“Oggi il portiere nostro non l’abbiamo visto, abbiamo creato tante situazioni. Abbiamo avuto un bell’approccio, se riusciamo a segnare poi le partite diventano diverse e si aprono gli spazi. Affrontare le squadre chiuse ci impone di trovare delle soluzioni, a volte lo abbiamo fatto su palle inattive. Nonostante tutto, fino all’ultimo abbiamo avuto situazioni per trovare la via del gol e del pareggio, che sarebbe stato meritato. Dopo 15 minuti fatti bene, ci siamo trovati sotto di un gol, in quel caso dobbiamo essere più bravi a gestire l’evento negativo. Poi ci siamo ripresi ma eravamo sotto di due reti. Vedo miglioramenti dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. E anche questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare, consapevoli del momento senza lasciarsi andare”.