Cosa valutare quando si sceglie un conto demo di trading

Cosa valutare quando si sceglie un conto demo di trading

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Un dato in forte crescita quello relativo al numero di investitori che decide di investire i propri soldi nel trading online; un esercito di trader fai date per i quali è fondamentale possedere strumenti in grado di aiutare nel trading di ogni giorno. Tra quelli che possono fare la differenza c’è soprattutto il conto demo. Andiamo a vedere di cosa si tratti e cosa occorre valutare prima di sceglierne unoprendendo a riferimento quanto riportato dal sito Tradingonlinetop.com.

Cos’è il conto demo

Per conto demo si intende la particolare modalità di simulazione che permette di attuare operazioni di investimento senza che siano impiegati soldi reali. Detto in altre parole, questo strumento simula il mercato con le sue oscillazioni e permette a chi vuole di iniziare a capirne la complessità senza mettere a rischio il suo capitale iniziale. Naturalmente, non si perdono le cifre investite nelle transazioni, ma neanche si guadagnano.

Perché è importante

L’importanza del conto demo è da ricercare nel fatto che si tratta di uno strumento di formazione. I trader alle prime armi, in effetti, non conoscono il mercato. Hanno soltanto appreso una serie di nozioni in grado di aiutarli nella formazione di una strategia, che però sono solo teorie sin quando non si scontrano con le turbolenze che sono una caratteristica peculiare delle piazze finanziarie, giorno dopo giorno.
Occorre al tempo stesso ricordare che pur prezioso, il conto demo è sottoposto ad un limite ben preciso: l’assenza del carico di stress collegato alle operazioni in cui è impiegato denaro reale, considerato un fattore importantissimo del trading.

Come scegliere un conto demo

Ormai tutti i broker di trading online propongono un conto demo all’interno dei servizi proposti alla clientela. Di conseguenza la sua scelta deve essere collegata a quella della piattaforma con cui portare avanti le proprie operazioni di investimento. I fattori da tenere presenti in questa fase sono soprattutto i seguenti:

1. la sicurezza offerta dal broker, che può essere garantita soltanto dall’autorizzazione a fornire servizi finanziari nel Paese in cui opera. In Italia a rilasciare tali permessi è la CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa). Per verificare se una piattaforma ha una licenza è possibile consultare proprio il sito dell’autorità di controllo dei mercati finanziari tricolori;
2. il numero e la qualità dei servizi proposti. Una piattaforma di trading online deve essere in grado di proporre servizi performanti per chi investe, ad esempio i segnali di trading, ma anche assistenza in grado di affrontare qualsiasi genere di problema che dovesse insorgere;
3. la convenienza. Molto spesso il confine tra un investimento positivo e uno in passivo va a dipendere dall’entità delle commissioni applicate dalla piattaforma. Dopo aver scartato quelle che pretendono provvigioni, occorre avere cura anche di reperire broker in grado di offrire commissioni favorevoli sugli asset su cui si intende commerciare.

Se si vuole predisporre al meglio il proprio trading online, occorre perciò applicare il massimo di attenzione nella fase preliminare, quella relativa alla scelta della piattaforma con cui operare.Pensare che i broker siano tutti uguali può rivelarsi un errore gravissimo, da evitare assolutamente.

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