In Emilia-Romagna cresce la raccolta differenziata dei rifiuti: nel 2020, anno della pandemia, secondo i dati dell’annuale Rapporto curato della Regione, la differenziata ha raggiunto in media il 72,5%, sostanzialmente in linea con l’obiettivo del 73% fissato dal piano regionale dei rifiuti, nonostante i mesi di lock-down e restrizioni. Un ulteriore passo avanti anche per i materiali avviati al recupero, circa 2,1 milioni di tonnellate, +1,6% rispetto all’anno precedente.
Tra i capoluoghi di provincia il risultato migliore è stato raggiunto da Ferrara (con l’87,6% di rifiuti differenziati), seguita da Reggio Emilia (84,8%) e Parma (82,6%). A seguire Forlì (82,1%), Cesena (72,7%), Rimini (71,7%), Piacenza (71%), Ravenna (62,1%) e Bologna (55,4%).
Molto rilevante anche il risultato raggiunto da 110 comuni (il 34% del totale) che hanno toccato o sono andati oltre l’80% di raccolta differenziata. Altri 29 comuni (circa il 9%) hanno addirittura raggiunto o oltrepassato la soglia del 90%.
Risultati nel complesso buoni, afferma Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente, «una base importante su cui lavorare per portare la raccolta differenziata all’80% con il nuovo Piano regionale dei rifiuti 2022-2027».