I carabinieri della compagnia di Fidenza hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un 42enne albanese.
La misura prevede di mantenere una distanza minima di 200 metri dai componenti del nucleo familiare (moglie e due figli) e di non comunicare con i medesimi, con nessuno mezzo, ivi compreso quello telefonico o telematico.
L’indagine trae origine dalla denuncia presentata dalla moglie dell’indagato a dicembre 2020, dopo sei anni di minacce e violenze, ai carabinieri della stazione di Fontanellato.
Nella denuncia sono raccontati diversi episodi di minaccia di morte e di violenze psicologiche che avrebbero generato nella persona offesa un forte stato d’ansia.
Dopo che l’uomo, a giugno 2020 aveva tentato il suicidio, la paura che le minacce di morte divenissero veritiere ha costretto la moglie ed i figli ad allontanarsi repentinamente dall’abitazione, chiedendo ospitalità ad alcuni parenti.
Il giudice per le indagini preliminari, alla luce degli elementi indiziari acquisiti, sulla base delle dichiarazioni raccolte in ambito familiare, dell’acquisizione delle registrazioni telefoniche e dei messaggi ricevuti e trascritti dalle parti offese, ritenendo integrata la gravità indiziaria, ha disposto la misura cautelare a carico del 42enne del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai familiari, nonché di non avvicinarsi a meno di duecento metri da loro.