Il commento del direttore sportivo del Parma Calcio Marcello Carli al termine di Crotone – Parma.
“Un bilancio? Mi aspettavo di finire meglio, non abbiamo finito bene. La squadra dopo la gara contro la Roma aveva dato segnali diversi, perchè comunque ha fatto dei risultati, come ad esempio il pari con il Milan, la vittoria a Genova, sembrava che la squadra avesse intrapreso un percorso diverso. Di queste due ultime partite non siamo contenti. La realtà è questa, e questo ci deve far star male, purtroppo passiamo un Natale non buono, io personalmente lo passo brutto. Ora stacchiamo due o tre giorni e quando si rientra si andrà al Centro Sportivo, staremo in ritiro perchè dobbiamo migliorare nell’atteggiamento“.
“Quello del cambiare rischia di diventare un alibi, io sono il responsabile, ho potuto lavorare, fare quello che avevamo in testa di fare, sappiamo che è un’annata difficile, che bisogna lottare per salvarsi, nessuno si illude che gli obiettivi siano altri, però dobbiamo migliorare al di là degli episodi che oggi non ci hanno premiato. Il primo responsabile sono io, dobbiamo fare di più. Oggi era una partita sporca, il Crotone si gioca la sua partita con le sue armi, dobbiamo giocare meglio queste partite; abbiamo preso due gol con troppa leggerezza, certo abbiamo avuto delle occasioni ma bisogna fare di più, non sono contento come non lo è nessuno. Il primo che deve mettersi in discussione sono io, testa bassa e pedalare”.
“Il mercato è l’ultimo dei pensieri, se no rischia questo di essere un altro alibi. Dobbiamo crescere tutti, cominciando con i giovani che devono inserirsi velocemente e crescere in mentalità, capendo che in Serie A ogni pallone è il pallone della vita”.
Le parole di Fabio Liverani – “Uno dei più brutti primi tempi da parte nostra, anche se sullo 0-0 abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Karamoh; nella ripresa abbiamo fatto una buona gara, anche se tecnicamente non pulita, però la squadra ha avuto grande merito di volerla riprendere, di metterci quel cuore che a noi non deve mai mancare a prescindere dalle giocate tecniche. Lo spirito del secondo tempo mi ha fatto capire che questa squadra era ancora viva. Abbiamo sbagliato il primo tempo, l’ho sbagliato soprattutto io, non ho fatto capire probabilmente che tipo di partita fosse questa, dunque il responsabile sono io, nella ripresa credo che la squadra meritasse il pareggio”
“Si difende e si attacca insieme, se c’è equilibrio come già accaduto altre volte questa squadra ha concesso poco, se non si mantengono i reparti stretti diventa difficile. Lo stesso vale per l’attacco, bisogna essere equilibrati, bisogna accompagnare la squadra nell’attaccare, bisogna cercare di creare di più”.