Telefonata anonima: “La refurtiva del Sert è in un casolare”

Telefonata anonima: “La refurtiva del Sert è in un casolare”

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Avevano svuotato la cassaforte in cui al Sert è custodito tutto il materiale farmaceutico di maggior valore e maggiormente a rischio, ossia quello delle terapie da somministrate ai tossicodipendenti. E agli operatori che sono arrivati in servizio il mattino successivo è rimasto solo il vuoto degli scaffali: sparito tutto, anche la fornitura di metadone che diversi pazienti in cura avrebbero dovuto ritirare proprio quel giorno, così da coprire le loro esigenze per l’intero fine settimana.

E’ accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi nella sede del Sert in via del Taglio, e i poliziotti della Squadra Volanti e della Sezione Antirapine della Squadra Mobile si sono subito messi sulle tracce dei ladri.

La particolarità del furto stesso e la pericolosità di un così ingente quantitativo di farmaci destinati ai pazienti con problemi di droga – spiegano dalla Squadra Mobile – , ha indotto gli investigatori a concentrare le attenzioni nell’ambiente dei tossicodipendenti.
Decine di controlli e verifiche nell’ambiente dei tossicodipendenti parmensi ha probabilmente messo alle strette i ladri, che hanno affidato a una “gola profonda” la segnalazione giunta per ritrovare la refurtiva. Una segnalazione che ha assunto la forma di una telefonata anonima arrivata al 113, che indicava un casolare abbandonato e diroccato a Vigolante.
Gli investigatori della Sezione Antirapine hanno individuato il luogo, piantonandolo per 48 ore nella speranza di “pizzicare” i responsabili del furto o, magari, gli addetti alla custodia del prezioso bottino.

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