I primi mesi del 2020 sono stati sicuramente molto difficili per le imprese del nostro paese, visto che il lockdown e le chiusure restrittive dovute al Covid-19 hanno causato forti perdite dal punto di vista economico e finanziario. Alcuni esercizi commerciali sono però riusciti a salvare le proprie entrate cominciando ad aprirsi al commercio online. Nell’epoca in cui viviamo, e prendendo in considerazione soprattutto quest’anno, la digitalizzazione di vendite e processi sta diventando un aspetto indispensabile per la crescita delle aziende: ma a che punto è il nostro paese?
Pochissime le imprese davvero digitalizzate nel nostro paese
Il numero di imprese in Italia che hanno deciso di puntare seriamente sulla digitalizzazione sono, però, ancora poche. Un rapporto Istat che ha racchiuso il biennio 2016-2018 ha evidenziato che circa il 77,5% delle imprese composte da almeno dieci addetti ha utilizzato almeno una volta un servizio digitale, specialmente per gli investimenti infrastrutturali, come connettività ad Internet tramite fibra ottica, cyber-sicurezza, software di gestione di prodotti e personale ecc.
La digitalizzazione della gran parte delle imprese italiane, quindi, si limita quindi solo a questi interventi: le aziende infatti non sono ancora arrivate a integrare a pieno il concetto di maturità digitale, ovvero l’investimento in infrastrutture digitali non come obiettivo a sé ma come condizione per ottimizzare i flussi informativi all’interno dell’impresa. Ciò servirà per portare poi effetti positivi e benefici nel medio-lungo termine per l’azienda, anche in vista della forte concorrenza in quel determinato settore.
I dati della ricerca Istat sulla digitalizzazione delle imprese in Italia si può quindi riassumere che, sebbene il tre quarti delle aziende sono impegnate in investimenti digitali, soltanto il 3,8% si può definire matura digitalmente. Tale aspetto è molto più evidente nel Nord-Ovest, nelle industrie ed in imprese con oltre 500 dipendenti.
L’importanza della digitalizzazione
Serve dunque una forte accelerata nel processo di maturità digitale delle imprese che, seppur non facile da perseguire, è diventato ormai necessario e doveroso, come dimostra anche la situazione in cui stiamo versando in questo 2020. La migliore risposta dal punto di vista economico al coronavirus è arrivata dalla tecnologia e dall’innovazione che, si sono rivelate delle risorse preziose e fondamentali, in tutti i vari settori. Il primo passo per digitalizzare un’azienda è senza dubbio attivare una connessione internet pensata per il business che, come quella proposta da Linkem ad esempio, possa arrivare ovunque e fornire una connessione stabile ed efficiente per la propria azienda. Specialmente quando si lavora con numerosi computer in contemporanea ciò diventa ancor più essenziale, per non causare rallentamenti e quindi influenzare le operazioni lavorative.
Un altro aiuto importante è quello dei software di gestione documentale, che consentono di avere una gestione più fluida di tutti i documenti, ottenendo una migliore efficienza del servizio e una riduzione dei tempi e dei costi grazie anche al minor consumo di carta.
Infine, ovviamente, sarà necessario creare un proprio sito web per pubblicizzare i propri servizi e, nel caso, vendere i prodotti online, aumentando ancor più il bacino d’utenza.
Riuscire a digitalizzare la propria azienda sta quindi diventando un percorso sempre più importante per tutte le imprese italiane che vogliono continuare a stare al passo con i tempi.