Il particolare calciomercato di quest’estate si è chiuso ormai da qualche settimana e ha regalato molti colpi di scena, forse anche più del solito. Acquisti last minute, cessioni dolorose per i tifosi ma vitali per le casse di molte società. Insomma, tutto ciò che ci si aspetta dal calciomercato.
Per il Parma, però, è stata un’estate più controversa del solito. La dirigenza gialloblu ha subito diverse critiche da parte dei tifosi e dei media più importanti, tanto che il presidente dei ducali Kyle Krause ha sentito l’esigenza di esporsi in prima persona. Il suo Tweet del 6 ottobre replicava duramente ai classici voti di fine mercato dati dai giornali sportivi. Voti non propriamente alti per il suo Parma, che però, a detta del presidente, ha svolto un lavoro egregio. In particolare, Krause ha elogiato il lavoro del DS Carli sottolineando come nessuna squadra di Serie A abbia acquistato giocatori che andranno a mettere così tanti minuti sulle gambe. Un attestato di fiducia chiarissimo per la stagione che verrà.
È difficile decretare se le critiche rivolte all’operato del Parma sul mercato siano legittime o meno. Come sempre, sarà il campo a parlare e la stagione è appena iniziata. Di sicuro, molti dei malumori dei giornalisti e dei tifosi derivano da un mercato che non ha portato nomi altisonanti, come accaduto in tempi più e meno recenti. Ma quali sono, allora, gli acquisti più importanti piazzati dal Parma nella sua storia?
Di sicuro, in questa lista, figura Fabio Cannavaro, sbarcato nell’ormai lontano 1995. L’ex capitano della Nazionale si presenta con l’etichetta di predestinato, dopo una breve esperienza nella sua Napoli. I tifosi lo accolgono con grandi speranze e lui, puntualmente, li ripaga. Nei 9 anni con la casacca gialloblu Cannavaro è stato protagonista di ben 4 trofei vinti: due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. A completare l’opera anche 4 gol segnati, 212 presenze e più in generale prestazioni di altissimo livello.
Al fianco di Cannavaro, per molti anni c’è stato Lilian Thuram, giunto a Parma un anno dopo. E se possibile, con aspettative ancora più alte, figlie di 5 anni altisonanti al Monaco. Anche per l’ex terzino e difensore centrale francese, a parlare sono trofei (4, di cui 3 nella stagione 1998/1999) e prestazioni, le stesse che nel 2001 convincono la Juventus a puntare su di lui.
A proposito di viaggi di sola andata da Parma a Torino, e di grandi acquisti, torniamo un attimo all’anno scorso. Quella del 2019 rischiava di essere un’altra estate pesante da digerire per i tifosi del Parma. La piazza, infatti, sognava l’arrivo di Mario Balotelli, l’uomo scelto dalla dirigenza per guidare l’attacco gialloblu. Invece, nonostante la conferma del diretto interessato su una reale trattativa, l’arrivo di quello che è uno degli sportivi più eccentrici al mondo non si è concretizzato. Per fortuna, ci ha pensato Dejan Kulusevski a far dimenticare alla tifoseria quello che per molti era stato un sogno. La stagione dello svedese ora in forze alla Juventus disputata a Parma, d’altronde, parla chiaro: 36 le gare disputate, 10 i gol segnati e 8 gli assist a referto. Numeri da top, che probabilmente hanno contribuito e non poco a migliorare i risultati di una squadra che già nel 2018 aveva centrato risultati davvero sorprendenti.
Chiudiamo questo viaggio nel tempo con un altro grande colpo del passato. Precisamente, facciamo un passo indietro fino al 1996, quando a Parma arrivava un ragazzino argentino di soli 21 anni che di cognome faceva Crespo. Il resto, è storia. 116 partite disputate in 4 anni, con 62 marcature. Alcune davvero splendide, altre meno ma altrettanto importanti.
L’estate è stata digerita a fatica da tifosi e addetti ai lavori in quel di Parma. La sensazione è che la squadra non sia all’altezza degli anni passati, nonostante la dirigenza abbia concluso molte operazioni di mercato cercando di rendere il lavoro di Liverani il più facile possibile. Forse, però, è la grande storia del Parma e dei suoi acquisti ad aver reso tutto così difficile.