La badante accudisce la moglie, lui la molesta. Palpeggiamenti, richieste osè e atti osceni che per alcuni mesi, nel 2012, per una donna dell’Est, 50 anni, sono diventati il pane quotidiano. Fin quando, nell’aprile di quell’anno, la badante ormai incapace di reggere la situazione, racconta tutto al figlio dell’anziano e si licenzia. Non solo, si rivolge alla polizia per denunciare l’arzillo nonnetto residente nel parmense. Violenza sessuale e lesioni i reati contestati per aver portato la donna ad una condizione di stress tale da far insorgere uno stato d’ansia.
Un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa, è la condanna inflitta oggi all’82enne. E’ andata meglio al figlio, querelato per ingiurie, assolto con rito abbreviato. La badante, costituitasi parte civile, ha ottenuto un risarcimento di 5mila euro.
