Beni per un valore di due milioni e 350 mila euro sono stati sequestrati e confiscati dalla Guardia di Finanza, su ordine del tribunale per le misure di prevenzione di Caltanissetta, a un imprenditore di Gela, Fabio Paolo Fasulo, consulente aziendale, coinvolto in procedimenti penali soprattutto di natura finanziaria. Il professionista da qualche tempo aveva trasferito la sua attività a Parma.
Il commercialista e consulente nel 2011 era stato arrestato nell’operazione “Spin off”, nell’ambito della quale era accusato di avere falsamente risanato aziende in realtà ormai decotte, tra Gela e Novara. Un giro d’affari stimato in 190 milioni di euro, 12 dei quali sottratti al fisco. Nel 2014 Fasulo è finito di nuovo nei guai, arrestato per un presunto giro di fatture false pari a 2 milioni di euro.
Il provvedimento odierno, richiesto dal pm Antonio D’Antona, è il frutto di “accertamenti capillari – scrive il procuratore di Gela, Fernando Asaro – che hanno consentito di ricostruire i coinvolgimenti in illeciti di oltre un decennio di attività di Fasulo, appurandone la sua abituale dedizione ai traffici delittuosi nonchè la sproporzione delle ricchezze accumulate rispetto ai redditi dichiarati”.
I beni confiscati consistono in 27 unità immobiliari adibiti a civili abitazioni e ad uffici, l’intero capitale sociale di due aziende immobiliari (una a Gela l’altra a Parma) 6 autoveicoli (tra cui una Maserati) e 3 moto di grossa cilindrata. Tutto è stato affidato a un amministratore giudiziario. Il tribunale nisseno ha inoltre applicato a Fasulo il provvedimento della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 4 anni nella città di residenza.