Andrea Doria è noto come uno dei più virtuosi Principi rinascimentali italiani. Assieme ai suoi eredi ha forgiato la formazione stessa dell’Europa moderna. Gli eredi della famiglia Floridi Doria Pamphilj si sono recentemente costituiti in Trust per tramandare e divulgare il proprio patrimonio di storia, arte e cultura ma soprattutto la conoscenza delle radici comuni e profonde che hanno permesso a questa nobile casata di prosperare nel tempo.
“Esiste un legame tra Compiano e la famiglia Floridi Doria Pamphilj – spiega il Sindaco Sabina Delnevo – Agli inizi del XVII secolo il figlio di Andrea Doria II sposò Maria Polissena Landi, principessa di Valditaro: in seguito a tale matrimonio vennero acquisiti il patrimonio, il nome e le insegne dei Landi, ancor oggi presenti nello stemma della famiglia Doria, che da allora si chiamò Doria-Landi. In seguito, nella seconda metà del XVIII secolo, i Doria-Landi acquisirono anche il nome di Pamphilj grazie al matrimonio di Giovanni Andrea III Doria e Anna Pamphilj. La famiglia fu conosciuta dunque come Doria-Landi-Pamphilj o anche semplicemente come Doria-Pamphilj. I Doria rivendettero poi nel 1688 lo stato Landi ai Farnese, mantenendo i titoli”.
La famiglia Floridi Doria Pamphilj è da tempo impegnata in progetto per la valorizzazione dell’arte contemporanea e dei suo tesori. Venerdì 22 giugno alle 18, all’interno del Castello di Compiano apre al pubblico un’interessantissima mostra composta da riproduzioni ad altissima definizione dei quadri originali appartenenti alla famiglia e custoditi nelle proprie collezioni private nei palazzi rinascimentali di Roma e Genova. Ad arricchire la mostra ci sono anche delle repliche di dipinti su pala a testimonianza della storia della parte Floridi della famiglia.
Il Comune di Compiano, che ha aderito all’associazione “GENIUS LOCI FLORIDI DORIA PAMPHILJ, ospita questo particolarissimo progetto culturale per contribuire a diffondere e mantenere viva la memoria dei personaggi che storicamente hanno contribuito ad arricchire il territorio così come lo vediamo ai giorni nostri. Tutte le opere presenti in mostra sono state commissionate a ditte altamente specializzate che operano tramite un processo di scansione computerizzata che, in alcuni casi, ha permesso di apprezzare particolari delle tele originali prima ritenuti secondari.
La mostra, ad ingresso gratuito, rimarrà aperta fino a martedì 2 luglio.