Ai parmigiani, come al resto degli emiliano-romagnoli, il funzionamento dell’Assemblea regionale è costato soltanto 6,14 euro a testa. Nel 2014 il costo era di 8,14 euro. Insomma, si sono risparmiati due caffè. Ma il risultato è comunque importante, come emerso oggi in commissione Bilancio, che ha approvato il Rendiconto 2017 dell’Assemblea legislativa, un bilancio consuntivo di 30,8 milioni di euro con un avanzo di amministrazione pari a 6,8 milioni. Da sottolineare anche la sforbiciata ai vitalizi degli ex consiglieri, che ha portato un risparmio di oltre 800mila euro.
Hanno votato a favore Pd, Si, Misto-Mdp e Ln, astenuto M5s. I punti salienti del Rendiconto – ha evidenziato il consigliere questore dell’Ufficio di presidenza, Giorgio Pruccoli (Pd) – riguardano: avanzo di amministrazione pari a 6,8 milioni, di cui 3 milioni disponibili, i restanti vincolati; un risparmio di 838mila euro sui vitalizi destinati agli ex consiglieri, effetto della revisione della legge regionale; un risparmio di 800mila euro sulle spese per il personale. Inoltre, sono stati spesi 45mila euro per incarichi di consulenza, a fronte di un tetto di 107mila euro fissato per legge. Infine, per il funzionamento della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo si è registrato un avanzo di circa 800mila euro.
“Per effetto degli interventi di razionalizzazione di spesa promossi nel corso di questa legislatura – ha sottolineato Pruccoli – nel 2017 l’Assemblea legislativa ha avuto un costo annuo a carico di ogni cittadino dell’Emilia-Romagna pari a 6,14 euro (erano 8,14 euro nel 2014)“. Sul Rendiconto 2017 del parlamento regionale è da poco pervenuto anche il parere favorevole del collegio dei Revisori dei conti.