Aggiungi un posto a tavola, condividi la tua festa è l’appello che Emporio lancia ai parmigiani per queste feste pasquali invitando a donare una spesa a chi, anche a Pasqua, avrà la preoccupazione di non poter acquistare il necessario per mangiare. Le famiglie che riescono a fare spesa grazie a Emporio oggi sono 950. Case dove la fine della crisi non si vede, di chi ha perso il lavoro e stenta a ritrovarlo,mentre i risparmi si assottigliano fino a terminare. E’ a queste persone che il market solidale di via Traversante San Leonardo, solo nel 2015 ha distribuito beni fino a sfiorare il valore di 1 milione e 500 mila euro, una spesa gratuita che ha messo a loro disposizione circa il 60% del fabbisogno alimentare. Una cifra che pare astronomica se si pensa che tutto ciò che si trova sugli scaffali è frutto della generosità di aziende, grandi e piccole, di scuole e istituzioni, Fondazione Cariparma in prima fila, ma anche di tanti cittadini comuni.
Giacomo Vezzani dà voce ai 50 volontari impegnati in questo progetto: “L’Emporio è un luogo unico, dove si ripetono ogni giorno momenti speciali della vita della nostra città; se ne parla poco ma sono essenziali in questi tempi difficili che stiamo vivendo. Al market ci sono scansie che prodigiosamente si riempiono, le stesse scansie che gradatamente si svuotano regalando sollievo. E’ un incontro meraviglioso: una parte della città che dona, una parte della città che riceve”. “Ci sono sabati in cui vediamo arrivare persone, magari coni figli a seguito, che vengono a portare una spesa e insieme la collocano negli scaffali, perché siano pronti per il lunedì. E poi ci sono i semplici gesti di solidarietà degli scolari che ogni mese regalano la loro colletta realizzata in classe”, conclude Vezzani.
Come fare per aggiungere il proprio contributo? Basta andare sul sito www.emporioparma.org e donare una spesa on line in modo facile e sicuro. Nella sezione Dona una spesa si può riempire il carrello scegliendo fra tanti generi alimentari. Olio, tonno, legumi, farina e omogenizzati sono i beni di cui c’è più bisogno.
“Il diritto al cibo è fondamentale per tutti, ha ribadito Stefano Andreoli di Fondazione Cariparma, è profondamente ingiusto che ci siano tavole sovrabbondanti e tavole dove invece il cibo manca. Vorremmo che a Parma non capitasse. Emporio è un luogo dove chi chiede aiuto, trova qualcosa di più di un pacco di pasta, trova accoglienza, ascolto e dignità. Ognuno di noi con un clic può invitare alla sua tavola qualcun altro”.
Per chi non ha dimestichezza con il web c’è un IBAN: IT 58Z0623012701000036469737.
L’obiettivo è cancellare la lista delle persone in attesa. Oltre alle nuove richieste c’è chi è già stato aiutato per un anno ma ha dovuto lasciare il posto ad altri, pur non avendo ancora risolto la propria situazione. Emporio, infatti, sostiene le famiglie per un periodo temporaneo per permettere il ricambio dell’utenza.
Sono in tanti a sostenere l’attività di Emporio. Benedetto D’Accardi di ANCESCAO, ha sottolineato come anche gli anziani dei comitati e delle aree ortive siano pronti a fare di più, donando parte i prodotti dei loro orti o mettendo a disposizione i mezzi di trasposto della mobilità solidale. Anche gli studenti del Bertolucci sono a fianco di Emporio dal 2011. “Siamo cresciuti insieme – ha raccontato Giovanna Azzoni insegnante di religione – è un progetto che per noi ha obiettivi forti. La scuola è una comunità di apprendimento, deve crescere cittadini attivi e responsabili, attenti ai bisogni di questa città in cui i ragazzi stanno diventando grandi”.
Per chi vuole conoscere Emporio più da vicino, può passare liberamente negli orari d’apertura: martedì e giovedì dalle 10 alle 18 e mercoledì e venerdì dalle 10 alle 15.