La stazione ferroviaria di Colorno, appena rimessa in sesto, è già stata imbrattata dai soliti ignoti vandali. La denuncia arriva da Amo Colorno, attraverso il suo coordinatore Nicola Scillitani, che ricorda gli sforzi compiuti con Trenord ed Rfi per ottenere i lavori necessari, visto anche il maggior utilizzo dei treni a causa della chiusura del ponte di Casalmaggiore.
Un impegno, dice Scillitani, che “si sta vanificando a causa di vandalismi ingiustificabili, ai quali occorrerebbe necessariamente porre rimedio. Già in passato avevamo parlato di area video sorvegliata, nonchè di apertura della stazione solo per il passaggio dei treni, e di chiusura al passaggio dell’ultimo treno in programma. Non essendo presente una biglietteria e un controllo di personale ferroviario, l’area è alla mercé di chiunque voglia commettere illeciti di carattere vandalistico. Colorno è un paese turistico di rara bellezza e non possiamo continuare a tollerare che una stazione (principale biglietto da visita di un paese) sia degradata e in uno stato pietoso. Mi auguro che i colpevoli vengano scoperti e obbligati a riparare al danno causato, ripulendo con olio di gomito il graffito rifatto pochissimo tempo dopo la pulizia della facciata, già precendentemente imbrattata con un altro obrobrio di medesima scarsa fattura“.
Ma sulla questione presidio del territorio e sicurezza, Amo Colorno ha anche altro da dire. Dopo l’assunzione di due nuovi agenti di Polizia municipale, in particolare, Scillitani esprime “perplessità in merito all’utilizzo di biciclette per pattugliare il territorio cercando di fare da deterrente per furti e truffe. Siamo in un periodo storico contraddistinto dall’allarme terrorismo, e dal costante aumento della violenza dei reati, ed in particolare di quelli predatori”.
“Sembra che si cerchi di dimenticare il significato di essere un agente di poliza municipale – prosegue il coordinatore di Amo Colorno -. Essi da tempo lottano per veder equiparato il loro lavoro a quello delle altre forze dell’ordine. L’utilizzo della bicicletta, sebbene sia un modo ecologico di muoversi ed un “ottima trovata pubblicitaria”, può essere decisamente rischioso. Come si potrebbe ad esempio inseguire dei ladri d’appartamento che sono quasi sempre dotati di autoveicolo? Al massimo potrebbero avvisare la centrale operativa ed attendere. Come si potrebbe girare l’intero territorio di Colorno in bicicletta, magari pure con il mal tempo? Non bisogna dimenticare che il nostro comune conta non solo della piazza e del centro cittadino, ma di numerose frazioni, le quali spesso impercorribili anche con autovetture, vista la qualità del manto stradale pieno di avvallamenti e buche”.
Secondo Scillitani, “il pattugliamento in bicicletta può andare bene se è saltuario e svolto nella zona “turistica” della reggia di Colorno, ma non sull’intero territorio Colornese. Sebbene ogni decisione sia puramente del comandante della municipale, ci allibisce l’idea che il sindaco Canova, potesse essere d’accordo, se non addirittura l’artefice di questa decisione”.