Ceravolo-Ciciretti, Spezia ko: il Parma torna in serie A

Ceravolo-Ciciretti, Spezia ko: il Parma torna in serie A

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SPEZIA – PARMA 0-2 (pt 0-1)

Marcatori: 10′ Ceravolo, 62′ Ciciretti

Spezia (4-3-1-2): Di Gennaro; De Col, Terzi, Giani, Lopez; Maggiore (59′ Forte), Bolzoni, Pessina; De Francesco (68′ Augello); Marilungo, Gilardino (43′ Granoche). A disposizione: Manfredini, Bassi, Capelli, Ceccaroni, Augello, Corbo, Masi, Mora, Awua, Juande, Mulattieri. All. Gallo

Parma (4-3-3): Frattali; Gazzola, Lucarelli, Sierralta, Iacoponi; Dezi, Scavone, Barillà; Ciciretti (74′ Insigne), Ceravolo (79′ Calaiò), Di Gaudio (83′ Anastasio). A disposizione: Dini, Nardi, Anastasio, Scozzarella, Vacca, Calaiò, Da Cruz, Frediani, Insigne, Siligardi. All. D’Aversa

Arbitro: Marco Piccinini di Forlì

Assistenti: Enrico Caliari di Legnago e Vincenzo Soricaro di Barletta; quarto uomo Antonio Rapuano di Rimini

Note: Parma in campo con il lutto al braccio per la scomparsa del padre di Sergio Di Cesare, papà di Valerio; corner 8-5; Ammoniti: 25′ Ceravolo, 26′ Gilardino, 42′ Lopez, 45′ Sierralta, 63′ Ciciretti,

 

Il Parma sente profumo di serie A per oltre 70′, poi il Frosinone mette la freccia e supera il Foggia facendo svanire come bolle di sapone i sogni cullati fino a quel momento. Ma gli uomini di Roberto D’Aversa a La Spezia – malgrado gli striscioni dei tifosi di casa dicessero il contrario – sono passati con autorevolezza. Allo stadio Picco, con duemila tifosi scatenati arrivati da Parma, assiepati nella curva Piscina, i crociati hanno disputato una gara maiuscola e meritato il successo. Poi a fine gara la sorpresa: il Foggia di Stroppa – che a questo punto merita almeno una punta di Parmigiano – agguanta il pareggio. Per i ciociari si spalanca l’inferno playoff, per il Parma si apre il Paradiso della A diretta in virtù del risultato favorevole negli scontri diretti con i laziali.

Ma al di la del risultato di Frosinone, non può certo essere una serata di festa a La Spezia: padroni di casa sconvolti, in lutto per la morte della moglie del loro addetto stampa, mancata a soli 28 anni; gialloblu colpiti dalla scomparsa improvvisa di Sergio Di Cesare, papà di Valerio, che in tutta fretta ha abbandonato il ritiro ligure per far rientro a casa. Per questo il Parma ha giocato con il lutto al braccio. Rivoluzionata la difesa con Sierralta centrale al posto di Di Cesare e al fianco di capitan Lucarelli, mentre Iacoponi è andato a fare il terzino sinistro per l’assenza dello squalificato Gagliolo. Confermata in pieno, per il resto, la formazione che ha battuto di misura il Bari.

Gara subito nervosa a La Spezia, ma dopo le prime scaramucce il Parma trova subito il vantaggio che piega un po’ le gambe dei padroni di casa. Sul cronometro è il 10′ quando Ciciretti – tra i migliori dei suoi – con un perfetto rasoterra serve Ceravolo, che guadagna metri e lascia partire un bolide verso la porta di Di Gennaro con pallone che passa sotto le gambe del portiere. Al 20′ il primo casus belli: Ceravolo tocca il pallone in area con il braccio, ma questo è attaccato al corpo e l’arbitro Piccinini lascia correre. Esplode la protesta degli spezzini e il direttore di gara caccia via mister Gallo. Al 22′ Ceravolo fa finta di subire un fallo in piena area, ma al posto del rigore arriva il cartellino giallo. Stessa sorte 2′ dopo per l’ex Gilardino che in area si aggiusta la palla con la mano.

Lo Spezia ha la possibilità di pareggiare al 28′, quando Scavone in scivolata tocca il pallone con un braccio in piena area e l’arbitro di Forlì assegna il penalty. Ma il guaio nasce da un errore di Frattali in uscita su corner dalla destra, con pallone che sbatte sul palo. Sulla ribattuta il pallone finisce a Pessina che colpisce a botta sicura, ma Scavone s’immola e in scivolata finisce col toccare il pallone con un braccio. Sul dischetto si presenta Gilardino, ma il suo destro è altissimo. La curva del Parma – impietrita – si risveglia con un urlo liberatorio. Il vanmtaggio del Foggia a Frosinone, poi, carica tifosi e calciatori. Da segnalare a fine primo tempo l’uscita di Gilardino per un risentimento fisico.

Nella ripresa al 3′ è già Parma con Ciciretti che fa tutto bene tranne il tiro, così come Maggiore sul fronte opposto poco dopo. Al 6′ su corner di Ciciretti, Di Gennaro respinge in tuffo, la sfera finisce a Iacoponi che centra il palo. Tutto inutile, però, perché il difensore crociato era in fuorigioco. Mentre da Frosinone continuano ad arrivare buone notizie, il Parma trova pure il raddoppio con Ciciretti, lesto a ribadire in rete al 61′ una corta respinta di Di Gennaro su tiro di Ceravolo.

Gallo prova qualche contromisura aumentando il potenziale offensivo con l’ingresso di Forte, ma non succede nulla di rilevante sul terreno di gioco. Fin quando al 73′ arriva la doccia gelata: Frosinone in vantaggio. L’unico vero pericolo arriva al 37′, quando Soerralta è bravo a togliere le castagne dal fuoco anticipando tutti su cross di De Col, mandando la sfera in corner. Al 43′ botta al volo di Lopez, Frattali mette sopra la traversa. La sfida finisce così, mentre da Frosinone arriva la notizia del pareggio del Foggia.

Ed è subito gran festa sugli spalti e in campo. La gioia esplode anche a Parma. I crociati – dopo soli 3 anni – tornano in serie A dopo aver conquistato altrettante promozioni.

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