“Itinerario di una forma” è il titolo della retrospettiva sulla produzione di inediti elementi di arredo ideati e realizzati dal rinomato designer Franco Poli nel corso della sua carriera, che sabato 19 maggio si svelerà al pubblico nella Galleria Bianca di Cubo, in via Spezia, a Parma. La mostra rientra nell’ambito del “Fuori – Fuori Salone” e del Circuito Off di Parma 360 Festival della Creatività Contemporanea e dopo il vernissage di sabato alle 19 potrà essere visitata fino al 4 giugno (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19).
Dalle 18 di sabato, subito prima dell’inaugurazione, il maestro Poli – padovano, professore di design presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, tutor per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Visiting Professor per il Politecnico di Milano e per l’Università Internazionale dell’Arte di Firenze – terrà una conferenza introduttiva in cui illustrerà il processo poetico e materiale che lo ispira e conduce nella produzione delle sue opere. “Itinerario di una forma”, a cura dell’architetto Guillaume Pacetti e Elisabetta Baratti, proporrà una rassegna di elementi d’arredo creati da Poli nel corso della sua pluridecennale carriera, iniziata già negli anni Settanta, per importanti brand di arredamento e design. Tra questi anche Poltrona Frau. Sue opere fanno parte della collezione permanente del Denver Art Museum, del Fonds National d’Art Contemporaine di Parigi, nel Museo dellaTriennale di Milano, nel Magma Museum di Roccamonfina (CE) e nella collezione permanente della Farnesina Design di Roma, di recente presentata al Museo dell’Ara Pacis.
Per la prima volta esposti in mostra saranno presentati numerosi prototipi, oggetti unici e rari, oltre che pezzi della fortunata sequenza di reti in cuoio concepiti per Matteo Grassi e poi per Midj, frutto di una originalissima tecnica incisoria del designer derivante da una appassionata ricerca sulle reti topologiche e la geodesia di Fuller.
“L’idea sposata dall’amico architetto Guillaume Pacetti che firma l’allestimento – racconta Franco Poli – è quella di collocare un mondo di forme molto definite su un basamento informe e caotico di materia bruta. E’ l’idea che rappresenta meglio l’anima del progetto: ridefinire le forme di una materia originaria per rappresentare l’itinerario, il processo creativo e il momento dove l’invisibile diventa visibile, tangibile e codificato in una forma. La maggior parte degli oggetti in mostra sono una sequenza di oggetti rari o unici che è quasi impossibile vedere se non in questa mostra, alcuni sono prototipi di parecchi decenni fa, altri sono esperienze dinamiche di concetti che successivamente si applicano al progetto (quello che io chiamo “pretipi”) principalmente sono prove di reti in cuoio, e per finire vi sono alcuni oggetti contemporanei che rappresentano l’applicazione fisica di concetti pretipi”.
Per Poli la forma e il suo linguaggio, la funzione e il suo progresso sono inscindibili e nella disciplina del design non può esistere una senza l’altra.
Secret Garden, l’opera di Alessandra Calò
Nell’ambito del Circuito Off di Parma 360 Festival della Creatività Contemporanea e in concomitanza con l’inaugurazione della mostra Itinerario di una forma -Franco Poli – al Cubo Gallery apre Secret Garden, un’opera installativa dell’artista Alessandra Calò – tarantina che da anni opera a Reggio Emilia – curata da Andrea Saltini con testo critico di Marta Santacatterina, che da sabato 19 maggio rimarrà allestita fino al 28 giugno. Secret Garden è un’installazione composita costituita da una parte fotografica di antiche lastre ritrovate, una parte letteraria, una botanica ed infine una strutturale, funzionale alla fruizione da parte del pubblico.
Secret Garden è un viaggio nella vita immaginata di donne sconosciute, in cui le immagini di Alessandra, insieme alle parole di diverse autrici, ci accompagnano raccontandoci di vite possibili, passate ma presenti. Ad ognuno dei negativi di Alessandra Calò si accostano infatti racconti di scrittrici di variegata provenienza, ispirate dalle immagini stesse e con le quali fanno corpo unico. Per questa mostra parmigiana, l’autrice ha scelto di legarsi al territorio grazie al contributo letterario di Beatrice Baruffini, autrice e regista del Teatro delle Briciole di Parma, che ha composto l’opera inedita Irma. La popolazione femminile racchiusa nelle teche retro illuminate, è cresciuta negli anni e continua a crescere per germinazione, a partire da una fotografia che fa innamorare illustri scrittrici, poetesse e cantautrici come Rachele Bastreghi (Baustelle), Letizia Cesarini (Maria Antonietta), Angela Baraldi, Mara Redeghieri.
Solitudine, forza al femminile, cura della famiglia, amore sono i fondamentali attorno cui ruotano i brani in prosa e in poesia e, tutti assieme, finiscono per costituire un racconto corale sulla condizione della donna dall’Ottocento a oggi, da leggere dopo aver compiuto un gesto rituale, quello di aprire il piccolo cassetto con la coraggiosa volontà di scoprirvi il contenuto. A creare un’installazione complessa e dai molteplici piani di lettura contribuisce la presenza dell’elemento botanico racchiuso nelle singole teche: l’aspetto simbolico dell’unione tra la fotografia e la composizione retrostante di singole foglie, fiori essiccati, arbusti raccolti uno a uno da Calò, è molto forte, e rappresenta idealmente quel giardino che ognuno racchiude nella propria anima.
In occasione della mostra di Parma, dove i Secret Garden presentati saranno una quindicina, sabato alle 20,30 Mara Redeghieri (ex voce del gruppo emiliano Üstmamò) – con accompagnamento musicale di chitarra acustica a cura di Lorenzo Valdesalici – si esibirà in Poesia Spartita | Amore Incanto, omaggio ad Alda Merini (evento ad ingresso gratuito).
Secret Garden potrà essere visitata fino al 28 giugno mercoledì dalle 16.30 alle 19, giovedì dalle 10 alle 13, venerdì dalle 16 alle 19, sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.