Non solo vino e prodotti tipici. Il 23° Festival della Malvasia “Tra mito e scienza” che si svolgerà a Sala Baganza nel weekend di sabato 19 e domenica 20 maggio, propone diversi eventi gratuiti dedicati ai bambini e ai ragazzi: laboratori, giochi, escursioni e tanto altro ancora. Non solo: sarà possibile, per tutti, entrare gratuitamente al Museo del Vino, per una visita che di sicuro lascerà il segno.
Sabato 19 a partire dalle 11 nel cortile della Rocca Sanvitale, “Postazione aria”, allestita dall’Associazione di divulgazione scientifica Googol, per sperimentare la forza e le proprietà fisiche dell’atmosfera (25 posti disponibili per bambini dai 6 ai 10 anni). Alle 11,30, sul Palco centrale del Giardino Farnesiano, spazio alle incredibili e divertenti storie della natura di Gianumberto Accinelli, il brillante e famoso entomologo. Dalle 12 alle 20, nell’area giochi del Giardino si potrà invece giocare con l’Associazione Mammatrovalavoro.
Alle 16 e 17,30, nella Torre San Lorenzo all’interno del Planetario allestito sempre da Googol, l’installazione “Sotto un cielo pieno di storie: le lune” (capienza 20 bambini fino a 10 anni, ingresso senza scarpe).
Dalle 16 alle 17,30, invece, nel Museo del Vino della Rocca Sanvitale ci si potrà dedicare all’educazione alimentare con “Facile! Si fa così… il vino”, laboratorio scientifico-tecnologico interattivo (dai 6 ai 12 anni). Il vino, si sa, si fa con l’uva. Ma basta schiacciare l’uva per avere il vino? Cosa succede davvero in cantina? E da dove vengono tutte quelle bolle? Un modo divertente per scoprire con occhi nuovi una bevanda così diffusa. Alle 16,30, nella Sala conferenze della Rocca, “C’era una volta una storia estrattiva”, tavolo didattico-multimediale con il geologo Valentino Straser e il geometra Guido Adorni a cura del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Parma, del laboratorio “AMR-Architettura e Musei Reti” con il Comune di Fornovo Taro. Alle 16,30 spazio alle danze sul Palco del Giardino Farnesiano con le esibizioni del Zeus Fitenss Center di Sala Baganza.
Domenica 20 maggio alle 11, nel Cortile della Rocca, “Postazione cielo” di Googol, laboratorio per costruire astrolabio, stelloscopio e inventarsi una costellazione (25 posti per bimbi dai 6 ai 12 anni). Alle 16 e alle 17,30, nel Planetario Googol, torna “Dentro un cielo Pieno di storie: le lune”, mentre alle 17 “Cucinare una cometa” a cura dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che guiderà i ragazzi alla costruzione di materia interstellare.
Durante la due giorni del Festival, dalle 15 alle 18, si potrà salire a bordo del trenino Enotour, offerto dall’ente Parchi del Ducato, per visite guidate alla scoperta dei Boschi di Carrega. All’interno del Museo del Vino, dalle 10 alle 19,30, ci sarà invece un percorso pensato appositamente per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni, alla scoperta di tanti “segreti”, con un Foglio di Attività ricco di quiz, giochi e indovinelli.
Per informazioni e prenotazioni occorre rivolgersi all’Ufficio di Informazione Turistica (Iat) in Rocca Sanvitale (Tel: 0521 331342).
Ma in occasione della 23esima edizione del “Festival della Malvasia – Premio Coséta d’Or” sarà anche possibile entrare gratuitamente al Museo del Vino. E non solo: è prevista un’apertura speciale dalle 10 alle 19.30 e sabato sera, il Museo, che aderisce alla “Notte europea dei Musei”, sarà aperto anche dalle 21 alle 23. Sono state pensate poi una serie di attività dedicate ad adulti e bambini. La prima, per bambini e ragazzi dal 7 ai 12 anni, può essere svolta in qualsiasi momento di apertura del museo durante le giornate del Festival (sia sabato che domenica). Verrà consegnato un foglio di attività, ricco di quiz, giochi e indovinelli che accompagnerà i partecipanti alla scoperta di ciò che nasconde il museo, guidandoli per le diverse sale.
Alle 16 di sabato – come detto – si terrà “Facile! Si fa così … il vino!”, il laboratorio interattivo di taglio scientifico-tecnologico, che affronta argomenti “difficili” in modo ludico e coinvolgente.
Il percorso espositivo e sensoriale del Museo è interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura. Assai sviluppata in epoca romana, la viticultura ha lasciato importanti testimonianze culturali nel territorio parmense. L’allestimento museale lo testimonia attraverso sei differenti sezioni.
La prima sala, allestita in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, è dedicata alla archeologia del vino nel parmense, la seconda approfondisce gli aspetti legati alle caratteristiche della pianta della vite e alla viticultura. Attrezzi e oggetti antichi raccontano, all’interno della terza sala, la vendemmia e la preparazione del vino, mentre immagini e documenti narrano le storie del vino del territorio: l’amore di Garibaldi per la Malvasia, la passione per la viticultura di Giuseppe Verdi. La discesa nella affascinante ghiacciaia rinascimentale si trasforma in una esperienza avvolgente: immagini a 360° raccontano, nel cuore del museo, il ruolo della vite e del vino nel rito, nella storia e nell’arte, immersi in una cultura millenaria ricca di tradizioni.
Dopo aver attraversato il fossato della Rocca, si approda alla sala delle botti. Qui si scopre la storia dei contenitori per il vino e dei mestieri ad essi correlati: il vetraio e il bottaio. Ma anche la storia del tappo, del cavatappi e dell’etichetta.
La sesta sala presenta i frutti della viticultura parmense: i pionieri del settore, le varietà coltivate, i vini prodotti, perfetti per essere abbinati al formaggio e ai salumi d’eccellenza del territorio, le cantine da visitare nella zona, il ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma a salvaguardia della qualità di un prodotto in continua crescita.