Salgono a 11 le persone che presentano i tipici sintomi del morbillo, per le quali si è in attesa degli esiti degli esami di laboratorio. Il focolaio scoppiato fra Parma e Langhirano è tenuto sotto stretta osservazione dall’Ausl per evitare il proliferare del virus. Al caso già accertato, l’uomo 59enne ricoverato a Parma dalla scorsa settimana le cui condizioni di salute sono stabili e in progressivo miglioramento, si è aggiunto da domenica scorsa un secondo caso confermato: si tratta di un 29enne, anche lui ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Parma. Per gli 11 casi sospetti, il personale del Servizio Igiene pubblica dell’Ausl ha iniziato i prelievi di sangue e del tampone faringeo per stabilire con certezza se si tratta di morbillo. Il materiale raccolto verrà inviato e analizzato nei laboratori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
Continua intanto l’indagine epidemiologica da parte dei professionisti dell’Igiene pubblica dell’Ausl che, in collaborazione con il Servizio di Medicina preventiva e Igiene Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, stanno ricostruendo i contatti che i casi segnalati hanno avuto nei giorni scorsi, intervenendo tempestivamente con le procedure previste. A parenti e amici entrati in contatto con i malati, l’Ausl propone la vaccinazione, se non è già stata effettuata. E sarebbero già 25 le persone che hanno aderito all’invito.