Si ferma il servizio di assistenza domiciliare gestito da Proges nel territorio di Parma. Una giornata di sciopero, oggi, con presidio davanti alla Prefettura per contestare la decisione unilaterale della cooperativa, risalente allo scorso novembre, di retribuire i tempi di spostamento da un utente all’altro non più come lavoro effettivo ma con una percentuale del buono di servizio che eroga il Comune di Parma. In soldoni, appena il 15%. Un danno economico che i sindacati giudicano importante sulle buste paga di operatrici e operatori del settore. Inutili da allora gli incontri dei rappresentanti della Funzione pubblica di Cisl e Cgil con i vertici della Proges: non è stato possibile trovare un accordo.
Le operatrici tutti i giorni comprese le domeniche e le feste vanno a casa dei nostri anziani e dei cittadini disabili a prestare loro un servizio di assistenza, ma non si ritrovano più retribuito in busta paga, se non in minima parte, il tempo che impiegano per spostarsi da un utente all’altro. Situazione non tollerabile per i lavoratori, della quale oggi è stato portato a conoscenza anche il prefetto Giuseppe Forlani.
Una settantina gli addetti del servizio che questa mattina hanno protestato contro Proges davanti alla Prefettura, in strada Repubblica. Oltre a Proges, il servizio agli anziani – che possono scegliere liberamente da quale azienda farsi assistere – a Parma è garantito anche da Aurora Domus e Dolce. Due coop che già prevedono da tempo sforbiciate al compenso per il tempo impiegato nel trasferimento da un utente all’altro: la prima paga soltanto 20 minuti lo spostamento, anche se questo richiede più tempo; la seconda addirittura paga il 12% della paga prevista.
L’alternativa potrebbe essere una migliore organizzazione della rete di assistenza, in modo da ridurre al minimo gli spostamenti. Ma anche su questa ipotesi sembra che i sindacati non abbiano trovato grande disponibilità. I lavoratori lamentano quindi la perdita di parecchie ore di lavoro, causa il mancato compenso.
Proges, da parte sua, sottolinea di aver comunque garantito agli utenti anziani e disabili, soli e a rischio, tutti gli interventi necessari, nonostante lo sciopero. Per quanto riguarda la decisione sui compensi, invece, la coop sottolinea che si tratta di una soluzione adottata da anni dagli altri competitor e che il rimborso per gli spostamenti riconosciuto da Proges rimane comunque maggiore rispetto a quanto pagato da altri. Proges punta l’indice contro la riduzione delle risorse destinate a livello generale al servizio di assistenza domiciliare.