“Non ci riconosciamo nell’attuale gestione di Forza Italia a Salsomaggiore e nelle scelte fatte per le imminenti elezioni amministrative. Scelte fatte nel chiuso di una stanza dai signori Massimo Palmizio, Fabio Callori e Cinzia Boselli, che nemmeno si sono chiesti se simpatizzanti e iscritti del partito fossero d’accordo con loro“. Diversi esponenti storici di Forza Italia a Salsomaggiore rompono apertamente con i vertici del partito alla vigilia di un voto importante come quello amministrativo. Parole che bastano a scatenare un terremoto all’interno del partito di Silvio Berlusconi, i cui effetti inevitabilmente rischiano di compromettere l’esito delle urne.
“Siamo preoccuparti – continua la nota dei forzisti storici di Salso – perchè si è lasciato scegliere a persone che Salsomaggiore non la conoscono, dato che di Salso non sono. Salso non è una realtà come le altre, non si può replicare il modello degli altri comuni. Salso è una cittadina dalla grandi potenzialità, che sta attraversando un periodo di crisi. Dalla crisi si può uscire ma per fare qualcosa di buono a Salso bisogna esserci. Non si può vivere a Imola o a Caorso e pretendere di conoscere il termalismo con tutte le sue peculiarità. La coalizione dovrebbe essere inclusiva e coinvolgere tutte le anime del centrodestra salsese: ogni persona può portare un contributo di competenze e idee per il bene della città. Invece abbiamo notato che si preferisce escludere. Lo si è fatto sia nella scelta del candidato da sostenere, sia nel coinvolgimento delle realtà della città dato che, per esempio, delle due aziende termali di Salso solo una è stata invitata alla prima iniziativa pubblica della candidata. Sono sicuri i tre coordinatori che escludere sia la scelta giusta?“.