A fronte di una stagione invernale agli sgoccioli, ma che ancora non molla la presa e che potrebbe riservare nuove gelate dagli effetti distruttivi per molte colture del territorio il Consorzio di Bonifica Parmense e le associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e Cia si sono riuniti nella sede consortile per analizzare le possibili criticità e soprattutto le soluzioni praticabili in caso di siccità nei prossimi mesi.
Da più osservatori metereologici infatti trapela che per l’estate in arrivo le condizioni climatiche potrebbero riservare caldo intenso e afoso come nel 2017 e che questo contesto generale potrebbe alternare anche violenti fenomeni temporaleschi violenti ed improvvisi: una condizione non agevole che impone una pianificazione mirata per l’impiego di ogni quantitativo di risorsa idrica disponibile alla luce del fatto che dall’Appennino al Po, nella fascia tra la pedemontana e la pianura, non esistono invasi per trattenere i flussi nelle stagioni in l’acqua cade abbondantemente. Le necessità irrigue di quest’area di conseguenza sono ormai strutturali e occorre anticiparle.
Nel corso dell’incontro tecnico si sono alternati negli interventi il presidente del Consorzio di Bonifica, Luigi Spinazzi, il direttore generale Useri e i vice presidenti dell’ente Tamani e Grasselli alla presenza di numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria Corsini (Coldiretti), Zedda (Confagricoltura) e CIA e altri consorzi coinvolti tutti chiamati a partecipare alla condivisione delle scelte strategiche più idonee. A tal proposito la giornata del 29 marzo prossimo sarà assai rilevante tenuto conto che un panorama molto più esteso di soggetti istituzionali si ritroverà per la firma del protocollo che metterà nero su bianco alcune azioni virtuose da attivare in caso di crisi emergenziale.