Wally Bonvicini, alla prima udienza le accuse confermate tra tanti “fans”

Wally Bonvicini, alla prima udienza le accuse confermate tra tanti “fans”

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Un sistema collaudato per dragare, attraverso conti esteri, patrimoni e conti correnti al fine di non pagare iva, tasse, o di non rientrare finanziamenti accesi: questo, secondo la Procura di Parma, aveva creato Wally Bonvicini.

A giudizio immediato e’ andata la Bonvicini stessa, unica ancora in carcere in insieme ai suoi collaboratori Sante Scian, Tom Vigini, Sauro Terzuoli, Barbara Oleari e Giuseppe Antoniazzi, tutti ai domiciliari

Stralciate alcune accuse, restano le più pesanti, come l’associazione a delinquere finalizzata all’evasione delle imposte e alla sottrazione dolosa ai provvedimenti del giudice: un sistema collaudato per dragare, attraverso conti esteri, patrimoni e conti correnti al fine di non pagare iva, tasse, o di non rientrare finanziamenti accesi.

Mercoledì, la prima udienza: stralciata la posizione di Serena Redditi, morta suicida lo scorso gennaio, per gli altri imputati il dibattimento inizierà il 27 aprile.

Wally Bonvicini, che si era autoeletta paladina delle vittime di anatocismo, signoraggio e usura, candidandosi anche sindaco di Parma, nel 2012, sostenuta da “Buongiorno Italia”, in Tribunale e’ stata accolta come una star, tra applausi e tentativi di stringerle la mano di numerose persone comuni: per molti è e rimane la paladina di chi e’ stato truffato dal sistema.

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