Ponte di Casalmaggiore, sul progetto dubbi della Protezione civile in materia antisismica

Ponte di Casalmaggiore, sul progetto dubbi della Protezione civile in materia antisismica

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Il progetto di risanamento conservativo del Ponte sul Po Colorno – Casalmaggiore convince tutti, tranne l’Agenzia Sicurezza del territorio – Protezione Civile della Regione Emilia Romagna. Quest’ultima ha sollevato dubbi sulla questione antisismica e si è riservata di esprimere un parere sul progetto, ma già subito dopo Pasqua dovrebbe tenersi la Conferenza dei servizi finale che darà il via libera all’intervento.

Ma i tempi sono comunque tutt’altro che brevi: dal via libera al progetto, serviranno almeno 6 mesi per arrivare alla consegna dei lavori, quindi altri 7 mesi per la loro completa realizzazione. Per vedere ultimato l’intervento, quindi, bisognerà attendere l’estate del 2019. Sempre che nulla vada storto nel corso dell’iter.

Stamattina, nella sede della Provincia di Parma, si è riunita la Conferenza dei servizi ed è arrivato l’ok da parte dei tecnici delle Province di Parma e Cremona, dei Comuni di Colorno e Casalmaggiore, Arpae, Aipo e degli altri enti interessati. Presenti all’incontro i rappresentanti di Ats Valpadana, Hidronova, oltre al progettista, l’ingegnere Fabio Scaroni.

La Provincia di Parma, intanto, si è portata avanti: già la settimana scorsa ha chiuso positivamente tutti gli accordi coi privati per l’occupazione temporanea dei terreni durante la successiva fase di cantiere.

1 COMMENTO

  1. “L’ennesima beffa della Regione a danno dei cittadini”

    Vengo a conoscenza, e ne resto esterefatto, che la Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto dare via libera all’iter per la sistemazione del Ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, interdetto al traffico addirittura dallo scorso 7 settembre, non ha dato alcun esito; è stata rimandata per la mancanza del Parere da parte dell’Agenzia Sicurezza del Territorio della Regione che si è riservata di chiedere un ulteriore approfondimento in materia antisismica.

    Il parere positivo da parte della Conferenza dei Servizi è indispensabile per procedere nei successivi passaggi burocratici e tale rallentamento non fa che peggiorare l’attuale sistema viabilistico. Non è pensabile e tantomeno accettabile che per mancanze burocratiche si rallentino e addirittura si blocchino lavori che dovrebbero avere priorità assoluta. Ritengo quindi che sia l’ennesima beffa che la Regione Emilia Romagna compie a danno dei cittadini, degli utenti stradali, delle attività economiche e commerciali che da diverso tempo sono in difficoltà a causa di questa condizione. E’ assurdo che opere di tale importanza, talvolta addirittura unici punti di collegamento tra le regioni siano così poco considerate. La loro piena funzionalità deve avere precedenza assoluta e le opere di manutenzione strutturale devono essere periodicamente e sistematicamente eseguite su tutti i viadotti.

    Auspico che non si verifichino ulteriori ed aggiuntivi disagi e ritardi e invito gli organismi preposti a considerare le difficoltà affrontate quotidianamente dalla collettività e ad agire con la massima rapidità.

    Fabio Callori
    Vice Coordinatore Vicario Forza Italia Emilia Romagna

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