“Dopo una lunga e ponderata riflessione personale, lascio Fratelli d’Italia per dedicarmi a 360° al territorio che amo e in cui vivo. Nasce così dall’idea di svariati cittadini Colornesi il gruppo “Amo Colorno”. Amo Colorno con umiltà si pone l’obbiettivo di continuare senza vincoli di sorta e di colore politico, l’impegno inziato da me precedentemente“. Così Nicola Scillitani, all’indomani del voto delle Politiche che ha incoronato il centrodestra e soprattutto la Lega, annuncia la sua decisione di abbandonare Fratelli d’Italia per occuparsi soltanto di Colorno.
“Ringrazio Fratelli d’Italia per il supporto e la fiducia credo “ripagata” di questa breve ma intensa esperienza politica – sottolinea ancora Scillitani -. Noi non smetteremo di far sentire la voce dei Colornesi verso i problemi che ogni giorno affliggono la comunità. Uno dei problemi più sentiti è la lunga chiusura del ponte sul Po. All’indomani del progetto atto a riparare il ponte, che collega Colorno a Casalmaggiore, abbiamo esaminato la questione con alcuni cittadini e commercianti interessati. La presentazione del progetto di intervento, atto alla riparazione del ponte, prevede una durata senza “garanzie” di tenuta inferiore ai 10 anni e i tempi stimati per la riapertura dello stesso non sono poi così brevi. Se da una parte, è assolutamente necessario riaprire un arteria indispensabile per il collegamento di due regioni – continua l’ex coordinatore di Fratelli d’Italia – dall’altra il progetto di “riparazione” ci lascia l’amaro in bocca sia per le poche certezze di tenuta del ponte nel futuro prossimo, che per la mancanza di una seria riflessione sull’avitare il passaggio di mezzi pesanti. Maggio 2019 intanto, dovrebbe essere la data approssimativa di riapertura. Tutto dipenderà però dalla gara d’appalto. Se i secondi e i terzi classificati alla gara, decidono di non fare ricorso; altrimenti tutto si arenerà e i tempi potrebbero essere ancora più lunghi. Ad oggi mancherebbero quindi ancora 14 mesi per la riapertura del ponte. Quindi ancora oltre un anno di “calvario” per i commercianti, che sono allo stremo, e rischiano da un momento all’altro di chiudere i battenti”.
“Amo Colorno, al termine di una lunga riflessione, propone di alleviare le difficoltà delle attività in zona ponte, con sgravi fiscali da introdurre necessariamente con rapidità – aggiunge Nicola Scillitani -. Per prima cosa proponiamo uno sgravio sulla TARI, per micro, piccole e medie imprese con attività diretta al contatto con il pubblico. Le aziende interessate sarebbero quelle interessate in un raggio di 5 km in linea d’aria dalla rampa del ponte sul Po. L’idea è stata già messa in atto dal sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, e si potrebbe tranquillamente attuare anche a Colorno. In regione si potrebbe decidere di approvare lo sgravio IRAP per i commercianti. I fornitori di acqua, luce e gas, potrebbero nel contempo offrire anche qualche “piccola agevolazione di natura tariffaria”. Le amministrazioni dovrebbero interessarsi ad avere contatti con loro. La chiusura del ponte sul Po, ha messo e sta mettendo in ginocchio un intero territorio, e sebbene per raggiungere l ’altra sponda del Po si possa seguire un altro percorso ben più lungo; vediamo doverso equiparare la nostra situazione, a quella di una calamità naturale. In queste situazioni occorre rapidità e determinazione. In qualsiasi momento siamo disposti a discutere le nostre proposte con gli enti in grado di metterle in atto. L’importante è che si faccia presto“.