PESCARA – PARMA 0-2
Marcatori: 10′ Calaiò, 69′ Ceravolo, 73′ Gagliolo, 79′ Bunino, 84′ Scavone
Pescara (4-2-3-1): Fiorillo; Crescenzi, Perrotta, Coda, Mazzotta; Valzania, Brugman; Mancuso, Falco (59′ Bunino), Yamga (67′ Capone); Pettinari (88′ Cappelluzzo). A disposizione: Savelloni, Balzano, Fornasier, Cocco, Fiamozzi, Machin, Gravillon, Carraro, Coulibaly. All. Epifani.
Parma (4-3-3): Frattali; Gazzola, Iacoponi, Lucarelli (76′ Di Cesare), Gagliolo; Dezi, Munari, Scavone; Insigne (85′ Frediani), Calaiò (68′ Ceravolo), Baraye. A disposizione: Nardi, Dini, Sierralta, Mazzocchi, Ciciretti, Anastasio, Barillà, Di Gaudio, Da Cruz. All. D’Aversa
Arbitro: Lorenzo Illuzzi di Molfetta
Assistenti: Stefano Bellutti di Trento e Francesco Fiore di Barletta; quarto uomo Fabio Natilla di Molfetta
Note: corner 3-3; ammoniti: 44′ Valzania, 52′ Gazzola, 64′ Baraye, 67′ Scavone e Perrotta. Osservato un minuto di silenzio in memoria di Davide Astori, capitano della Fiorentina morto nel sonno, ricordato anche dal Parma con una maglietta dedicata
L’ex di turno colpisce a freddo e per il Parma la gara dell’Adriatico si mette subito sui binari giusti. Ma non del tutto in discesa. La rete di Calaiò è arrivata al 10′ ed è la centesima del bomber siciliano in serie B. Bella anche la realizzazione: Baraye sul fondo tiene in campo una palla difficilissima da addomesticare e la mette sul primo palo per l’accorrente Arciere, che con una zampata anticipa tutti e la mette dentro. Cambia la punta e cambia pure il risultato: al 68′ Calaiò lascia il posto a Ceravolo che, un minuto dopo, raddoppia.
Diverse le novità nel Parma decise da mister Roberto D’Aversa: al centro difesa torna capitan Lucarelli, che vince il ballottaggio con Di Cesare, mentre davanti alla linea difensiva gialloblu si schiera Munari, con Dezi e Scavone a cantrocampo dove mancano gli infortunati Scozzarella e Vacca. In attacco, il tecnico non rinuncia a Calaiò, ma le sorprese sono Insigne e soprattutto Baraye. Proprio lui, un ritorno bagnato da un assist al bacio.
Pescara in difficoltà e in ritardo in classifica che vede in panchina la prima di Massimo Epifani, il tecnico della Primavera chiamato per sostituire l’esonerato Zeman. Nel suo 4-2-3-1, il neo allenatore ha scelto Pettinari come terminale offensivo e in campo c’è anche Brugman che ai tifosi crociati evoca tristi, recenti ricordi (autore dello 0-1 dell’andata al Tardini).
Al fischio d’inizio il Parma prende subito il controllo del campo, ma la fitta rete di passaggi non apre gli spazi desiderati nelle maglie della squadra di casa. Anzi è proprio il Pescara a spevantare Frattali e compagni con un siluro di Brugman – ancora lui – che al 7′ sfiora d’un soffio l’incrocio dei pali. Poco dopo, su una ripartenza, il pallone finisce sulla fascia a Baraye che con un miracolo riesce a controllarlo prima che finisca fuori e mette un cross teso sul primo palo per Calaiò che si avventa come un fulmine sulla sfera, deviandola in rete con una gamba. Il vantaggio – nonostante sia un ex – è celebrato anche una maglietta speciale che ricorda il 100° gol in B.
Il Parma preme, il Pescara ha difficoltà a trovare varchi. Al 15′ Insigne di testa manda fuori un cross di Gagliolo, al 21′ traversone di Calaiò per Dezi appostato sul secondo palo, ma Yamga in qualche modo lo induce a sbagliare. E ancora Parma al 24′ con capitan Lucarelli vicino al raddoppio: il suo colpo di testa sulla parabola di Munari che ha battuto un calcio di punizione, si stampa con forza sulla traversa. Al 41′ Fiorillo si salva con una parata sicura a terra, sulla deviazione di Scavone ben servito da Lucarelli in posizione di ala sinistra.
Il primo tempo si chiude dunque con un Parma in gran spolvero, complice però un Pescara piuttosto frastornato. E i crociati tornano in campo con l’intenzione di chiudere prima possibile la gara. Tanto che già al 47′ Baraye – con il suo solito rapido movimento di gambe – si porta per ben due volte alla battuta, ma il suo tiro viene murato in entrambe le occasioni.
Il Pescara annaspa, mister Epifani cerca di rivitalizzare l’attacco inserendo anche Bunino per Falco, ma il risultato non cambia. All’Adriatico è sempre il Parma a gestire la gara e ad attaccare. Al 61′ ci prova Insigne con un sinistro a giro fuori d’un niente. La mossa vincente però la fa mister D’Aversa che al 68′ richiama Calaiò per far spazio a Ceravolo. Il Pescara va vicino al pareggio con Mancuso, anticipato da un ottimo Frattali, ma sul ribaltamento di fronte il neo entrato Ceravolo – lanciato da Baraye – infila Fiorillo in uscita ed è 0-2. Ancora un bell’astist di Baraye, dunque, per il centrale scattato sul filo del fuorigioco.
Gli abruzzesi sbandano e il Parma ne approfitta per il tris già al 73′ con Gagliolo, lesto a ribadire in rete sulla corta respinta di Fiorillo chiamato in causa da Ceravolo. Va tutto per il verso giusto oggi alla squadra di D’Aversa che sul 3 a 0 cerca adesso un attimo di respiro. Un attimo che risulta fatale al 79′, quando l’autore del terzo gol, Gagliolo, si lascia superare da Pettinari che con una botta da posizione non facile chiama Frattali alla respinta. Il pallone finisce però sui piedi di Bunino che non può sbagliare il gol della bandiera. Che dà animo ai tifosi biancazzurri abituati a spettacolari rimonte con tanto di goleada. Ma quello di oggi non sembra essere quel Pescara.
E neppure il Parma sembra quello visto negli ultimi mesi di passione. Tanto che non si accontenta più e non tira i remi in barca per difendere il risultato. All’84’ Dezi scambia con Ceravolo, quindi crossa sul secondo palo dove c’è Scavone che di testa fa 4 a 1. La gara finisce qui. L’arbitro Illuzzi che ha ben diretto la gara, non fa neppure completare il recupero. Il Pescara non ce la può più fare, il Parma che domina per tutti i 90′ porta a casa la vittoria e 3 punti preziosissimi per la corsa playoff.
Crisi finita? Difficile a dirsi vista la prestazione degli avversari, ma di sicuro l’atteggiamento è cambiato molto. E vincere aiuta a vincere. Buona la prova del collettivo, ma va sottolineata la prestazione di Baraye che ha dato maggior vitalità nella fase offensiva.