“Il cambiamento climatico non deve metterci paura, dobbiamo governarlo. E possiamo farlo attraverso un’agricoltura competitiva, al passo con i tempi e che non abbia paura della scienza e del progresso”. Questa la strategia proposta dal presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo al convegno “Cambiamento climatico ed agricoltura: l’impatto sul territorio parmense” organizzato al Palazzo del Governatore di Parma da Confagricoltura Parma.
“Ci sono colture e tecniche di allevamento – ha spiegato il presidente Giansanti – che tengono conto di come il clima stia cambiando. Noi vogliamo fare agricoltura da imprenditori e rifiutiamo l’approccio assistenzialista ai temi agricoli proposto da altri. La sovranità alimentare è possibile garantendo redditività agli agricoltori. Il nostro settore deve tornare ad essere centrale perché, non dimentichiamolo, noi siamo coloro che danno da mangiare agli italiani”.
Al convegno ha partecipato anche la presidente della federazione nazionale suinicola di Confagricoltura Giovanna Parmigiani: “Settanta studi scientifici a confronto ci dicono che per ogni aumento di un grado Celsius si ha, nelle campagne, una diminuzione di produzione del mais del 7,4%, del grano del 6% e del riso del 3%. Solo questo dato dimostra quanto sia importante gestire il cambiamento climatico per il settore agricolo che ha fatto tanto per rispettare le indicazioni del protocollo di Kyoto”.
Il dibattito ha coinvolto il meteorologo Luca Lombroso: “Se non rispetteremo l’accordo ambientale di Parigi a fine secolo potrebbero esserci anche 46-48 gradi d’estate” e la giornalista Licia Colò che ha parlato della risorsa idrica: “Il tema dell’acqua è sempre stato considerato un problema del Sud. Oggi è una questione nazionale. L’acqua è patrimonio esauribile e dovremmo rendercene conto tutti”.
Un contributo tecnico è giunto anche da Renato Canestrale (Crpv) e Maria Teresa Pacchioli (Crpa) che hanno parlato di progetti e ricerche in Emilia Romagna nell’ambito delle produzioni vegetali ed animali.
“Il cambiamento climatico riguarda tutti, non solo noi agricoltori – ha concluso il presidente di Confagricoltura Parma Mario Marini -. Ci siamo confrontati con i tecnici per avviare un cambiamento di rotta, da subito, rispetto ad un declino climatico che dura da decenni”.
Tante le autorità presenti, tra cui il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli. Presenti anche il deputato uscente Giuseppe Romanini e i neo eletti parlamentari Laura Cavandoli, Maria Gabriella Saponara, Pietro Pisani, Maurizio Campari ed Elena Murelli.
“L’agricoltura e gli agricoltori non sono solo un pezzo importante della nostra economia, non solo producono le cose buone e sane che tutto il mondo ci invidia, ma svolgono anche un fondamentale ruolo sociale, culturale e ambientale“, ha detto la parlamentare Laura Cavandoli (Lega), a margine dell’Assemblea annuale di Confagricoltura di Parma che raccoglie oltre 3.000 agricoltori del territorio parmense.
“Il tema dei cambiamenti climatici e del loro impatto sull’agricoltura scelto dall’Assemblea – aggiunge la Cavandoli – è di grande importanza: oggi dagli interventi del presidente Mario Marini e degli esperti sul tema abbiamo imparato molto e ricevuto utili stimoli per la nostra attività parlamentare. Nel nostro programma, gli agricoltori sono le sentinelle del territorio, proprio per la loro fondamentale funzione di presidio e tutela dell’ambiente e del paesaggio rurale. Per questo vanno sostenuti e vanno create le condizioni migliori per il loro lavoro“.
Laura Cavandoli ha ricordato di condividere le proposte di Confagricoltura che le erano state presentate in campagna elettorale e che il suo impegno parlamentare sarà sempre attento alla “difesa della nostra terra anche nei confronti della politica agricola europea, all’aspetto fiscale e burocratico, e alla tutela delle nostre eccellenze dalle contraffazioni“.