Festa della Donna: sciopero bus, treni, scuole e servizi pubblici. Femministe tornano...

Festa della Donna: sciopero bus, treni, scuole e servizi pubblici. Femministe tornano in piazza

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Giovedì 8 marzo sarà una non-festa delle donne anche a Parma. Tra manifestazioni, cortei ed altre iniziative mirate a richiamare l’attenzione sullo scottante tema della violenza sulle donne, dei femminicidi, delle discriminazioni. E ci sarà persino uno sciopero generale di 24 ore dei trasporti e delle scuole, indetto da diverse sigle autonome – USB-Unione sindacale di Base, USI-Unione Sindacale Italiana, Slai Cobas per il Sindacato di Classe, Confederazione USB-Unione Sindacale di Base e pubblico impiego, CUB Sanità Italiana – contro la violenza maschile sulle donne ed i femminicidi, le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro, l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici, la privatizzazione del welfare, per il diritto a servizi pubblici gratuiti e gli aiuti ai Centri antiviolenza.

Per quanto riguarda i bus della Tep, assicurate le corse nelle fasce di servizio garantite. Servizio urbano, Prontobus urbano ed Happy Bus effettueranno tutte le corse in partenza dai capolinea dalle 5.30 alle 8.30, a mezzogiorno tutte le corse in partenza dai capolinea dalle 12.10 alle 14.40. Per quanto concerne il servizio extraurbano, al mattino ci saranno tutte le corse in partenza dai capolinea dalle 5.30 alle 8.45, a mezzogiorno  tutte le corse in partenza dai capolinea dalle 12.10 alle 14.55.

Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria avvisano gli utenti che nella giornata dell’8 marzo si potrebbero verificare disagi nella consueta attività, ma ovviamente saranno garantiti i servizi sanitari urgenti.

Trenitalia avverte che sono possibili ritardi e disagi, ma anche cancellazioni a partire dalla mezzanotte di martedì 7 marzo fino alle 21 dell’8 marzo. Garantite le Frecce, ma potrebbero scioperare i lavoratori di Italo.

Oltre agli scioperi, non mancheranno le manifestazioni. Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornerà nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.
Il rifiuto della violenza maschilista in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a #wetoogether. Sarà sciopero femminista contro la violenza economica, la precarietà e le discriminazioni. Le promotrici vogliono sovvertire le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze, oltre a rivendicare un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Ma anche autonomia e libertà di scelta sui propri corpi e sulle loro vite. L’appuntamento a Parma è alle 17.30 in piazzale Santa Croce, da dove prenderà il via la manifestazione.

Lo sciopero femminista – sottolinea “Non Una Di Meno Parma” – coinvolgerà il lavoro produttivo e riproduttivo, andrà oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unirà le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro. In questi mesi di campagna elettorale, non c’è lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza però riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza più brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro libertà di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessità/volontà di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci è il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.

Grideremo a tutto il mondo – aqssicurano le donne del movimento – che non siamo il campo di battaglia né il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci ciò che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica. Il nostro movimento eccede l’esistente, attraversa frontiere, lingue, identità e scale sociali per costruire nuove geografie.

Al fianco di “Non una di meno” ci sarà anche Potere al Popolo, secondo cui “l’otto marzo non è una giornata di festa, come ci siamo abituate a credere in questi ultimi decenni. L’otto marzo è una giornata di lotta, di rivendicazione, di sciopero globale delle donne”. Una protesta in particolare contro la violenza economica sulle donne, “che non è solo quella attuata dai singoli datori di lavoro o dai compagni di vita, ma è determinata dall’intero sistema economico, sociale e politico che tale violenza finisce per stabilire e proteggere”. Dalle dimissioni “in bianco” al divario salariale, dal ricatto sessuale ai fini della carriera alla scarsa qualità dei contratti lavorativi.

Se ingenuamente credevamo superate queste forme di discriminazione – sottolinea Potere al Popolo – ora è il momento di fermarci e scioperare perché tali pratiche non solo non sono superate, ma sembrano addirittura trarre sempre più forza dal dilagare del sessismo e di un maschilismo volgare e ignorante”.

In campo anche la Cisl, che promuove diverse iniziative nella sua sede di via Lanfranco a Parma, che culmineranno alle 17.15 nell’inaugurazione della “Stanza dell’Ascolto” intitolata alla studentessa Michelle, insieme a Famiglia Più. Si comincia alle 14.30 con letture dal libro “Non siamo in vendita” di Irene Ciambezi, con la Comunità Papa Giovanni XXIII che sceglierà storie di donne che dalla schiavitù volan verso la libertà. Dalle 17.45 con Libera si parlerà della liberazione delle donne vittime di sfruttamento sessuale e quindi del Servizio Antitratta Comunità Papa Giovanni XXIII.

Per chiudere in bellezza, l’iniziativa della Cicletteria di Parma, in stazione. Per festeggiare tutte le donne che amano muoversi su due ruote, Infomobility regalerà alle utenti della Cicletteria un simpatico e utile omaggio.

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