“Queste elezioni danno voce alla parte più xenofoba e razzista del paese: il dato più importante da registrare sta tutto qui.
Viviamo in una società che continua a impoverirsi, e non solo da un punto di vista economico ma soprattutto moralmente e politicamente”.
Lo dice Margherita Becchetti, candidata parmigiana di Potere al Popolo.
“A maggior ragione, noi abbiamo il dovere di continuare il percorso politico radicale appena iniziato, proprio perché significa partire da zero, dalle macerie lasciate da trent’anni di neoliberismo feroce. E un primo risultato lo abbiamo raggiunto, al di là dei numeri.
Moltissime persone, da tempo lontane dalla politica attiva, sono tornate a lottare con entusiasmo, hanno recuperato l’idea che l’esistente può essere modificato e che uniti – pur nelle diversità – si può costruire un progetto per cui battersi.
In appena tre mesi, Potere al Popolo ha ridato un orizzonte a chi sarebbe andato tristemente a un voto amaro, noi compresi: qui a Parma, in particolare, questo si riflette con un risultato incoraggiante rispetto al dato nazionale.
Ma più di ogni altra cosa, ha riunito persone che forse non avrebbero mai pensato di fare politica insieme. Pensando a dove eravamo tre mesi fa e al futuro, è un’ottima prospettiva, perché i frantumi si riassemblano proprio così, un pezzo alla volta”.