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Il Baistrocchi della Gambarini in ritardo con i pagamenti di stipendi e debiti

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Il Comune di Parma, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, da quasi tre anni deve incassare 360.000 euro circa dai privati che hanno acquistato il Centro Termale Baistrocchi di Salsomaggiore, di cui il nostro Ente era socio con il 40% delle quote. E’ notizia di oggi che la nuova proprietà è in grave ritardo sul pagamento degli stipendi ai lavoratori, crediamo sia giunto il momento di presentare una interrogazione urgente al Sindaco Federico Pizzarotti perché attivi tutto quel che serve per portare in cassa questi soldi.

Credo sia il minimo dopo l’uscita allarmata di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sugli stipendi non pagati dal Centro di cui, leggo, è general manager Francesca Gambarini, peraltro candidata alla Camera dei Deputati nella lista dei nominati di Forza Italia.
Una vicenda che impone due ordini di riflessioni. La prima è la necessaria e doverosa solidarietà a tutti i lavoratori. Il fatto che il Comune di Parma non sia più socio del Baistrocchi non significa che ci si debba voltare dall’altra parte. A prescindere dal fatto che nelal veste di candidata la general manager sig.ra Gambarini pontificava la scorsa settimana sulle sorti del termalismo salsese parlando di “qualificazione dell’operatore termale” e dell’immancabile “sburocratizzazione” – il che dovrebbe comunque suggerire alcuni interrogativi sul cortocircuito tra belle parole e azioni concrete –, il Comune di Parma così come tutti gli altri ex soci del Baistrocchi – la Provincia di Parma, Asp Ad Personam e Ausl – dovrebbero fare di tutto per tutelare i loro interessi e incamerare i soldi che non sono ancora stati pagati, nonostante il fatto che la vendita ai privati del Baistrocchi risalga al luglio 2015.

Lo scorso maggio l’assessore al Bilancio del Comune di Parma rispose a Parma.Repubblica parlando di “una questione puramente burocratica” perché “finché la Regione Emilia Romagna non scioglie il Consorzio con un atto ufficiale, non ci è possibile incassare il denaro”.
Sono più interessato alla volontà del Comune di Parma di garantire i suoi interessi, incamerando un sacco di soldi per questa dismissione che potrebbero essere destinati ad investimenti sul titolo II° del Bilancio anche in ambito sociale. Oppure chiedo al mio Comune di conoscere se ci siano altre ragioni che hanno impedito una soluzione positiva. Credo che sia un interesse primario dei cittadini di Parma e su questo tema offriamo al Sindaco il nostro pieno supporto. Recuperati i soldi, a quel punto la General manager Gambarini organizzi pure al Baistrocchi i convegni di Forza Italia che crede, ricordandosi sempre di onorare il salario dei suoi lavoratori.

Lorenzo Lavagetto
Capogruppo Pd Consiglio comunale di Parma

1 COMMENTO

  1. Se il piddino Lavagetto non sa cosa fare il venerdì sera possiamo suggerirgli attività migliori che parlare a vanvera. Tanto perché lo sappia, i 900 mila euro del bando di vendita del Baistrocchi  sono nelle casse del consorzio dal 16 dicembre 2016. Prima di sparare sciocchezze in libertà, occorrerebbe almeno tentare di informarsi. Per le ragioni del mancato incasso il consigliere si rivolgesse al commissario del consorzio o al suo amico comune di Parma.  Altrimenti si occupi di altro. Che forse è meglio.

    Francesca Gambarini
    General manager Terme Baistrocchi

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