Riapre a marzo il Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro e il 2018 si preannuncia piuttosto ricco. “Quello del 2018 – ha illustrato Mario Turci, direttore del Museo Guatelli – sarà un programma denso di iniziative e novità all’insegna del tema del collezionismo e delle loro collezioni. Il 2018 è un anno speciale. E’ l’anno dedicato alla coscienza del patrimonio, alla valorizzazione e alla fruizione dell’immenso tesoro museale, artistico, di paesaggi e tradizioni italiane. E’ l’anno della vittoria di Parma a Capitale Italiana Cultura 2020, per la quale il Museo Guatelli ha portato un contributo. Sarà l’anno di avvio della digitalizzazione del fondo del Museo fatto di note, diari, progetti che insieme agli oggetti rappresentano l’unicum del Museo di Ozzano. Nei prossimi mesi avremo quindi attività legate al collezionismo e alle collezioni, come filo conduttore di appuntamenti che si sostanzieranno in mostre, laboratori d’arte, esibizioni musicali che vedranno il “collezionare” come punto da cui guardare il mondo, come sguardo antropologico su di esso”.
Ospiti del pomeriggio il duo artistico PetriPaselli e il fotografo Stefano Benazzo i cui contributi apriranno le iniziative del 2018. Interpreti di alcune tra le più interessanti riflessioni artistiche degli ultimi anni sul tema degli oggetti, i PetriPaselli attraverso la loro opera si propongono di indagare il collezionismo e l’accumulo in tutte le sue varianti e metodologie di approccio concentrandosi sulle cause che portano una persona a collezionare, con particolare attenzione al collezionismo minore, popolare. Stefano Benazzo, inaugurerà, poi, il prossimo marzo al Museo Guatelli: una straordinaria “collezione” di fotografie di relitti di navi spiaggiate sulle coste del mondo.
Attraverso le sue immagini, Benazzo fa rivivere i naviganti, ma anche gli emigranti e i migranti. Il dovere di memoria induce a conservare con gratitudine il ricordo delle tradizioni e del lavoro dei marinai di tutte le epoche e di tutti i paesi.