Era stato arrestato, insieme a due connazionali, lo scorso agosto dai Carabinieri che avevano documentato almeno 660 cessioni di droga. Condannato a 6 anni, il nigeriano “dai capelli rossi”, 25 anni, era stato recluso ai domiciliari in Via Buscaglione, zona Campus, dove vive con la famiglia.
Ma, nonostante i domiciliari, continuava a spacciare da casa. Controllato dai Carabinieri, in casa gli sono state trovati 102 grammi di materiale da taglio per la cocaina e un bilancino di precisione.
Il 25enne è stato portato in Via Burla.
L’ARRESTO, DALLE CRONACHE DELLO SCORSO AGOSTO – Giovani e con già un’impresa ben avviata…nel mercato della droga. Tre ragazzi di origine nigeriana sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio dai Carabinieri del nucleo operativo Radiomobile lo scorso 27 agosto dopo mesi di indagini e accertamenti.
Si sono dichiarati fratelli M.P., di 25 anni, I.M.I., di 25 anni, e M.B.E., di 22 anni: i tre indagati per spaccio di cocaina che operavano in zona via Emilia Ovest e Montanara. I militari li avevano denunciati lo scorso marzo quando erano stati beccati con poche dosi. Nella casa in cui risiedevano erano stati poi trovati materiali per il confezionamento e denaro in contante per 1.500 euro oltre a diversi telefoni cellulare.
Pochi giorni fa l’arresto dopo che sono stati accertate 612 cessioni di cocaina per un giro di affari di oltre 35 mila euro. Sentiti, e poi segnalati alla Prefettura, anche 12 clienti che hanno confermato come i tre fossero i loro punti di riferimento per il rifornimento della droga. M.P. era facilmente riconoscibile, grazie a quella cresta di capelli tinti di rosso.
Ritrovate anche diverse dosi di marijuana ma i tre si erano specializzati soprattutto nella cocaina.
Dopo la denuncia e i controlli da parte dei Carabinieri avevano deciso di trasferirsi nel quartiere Montanara, ma non è bastato a fermare le indagini. Sospetto infatti come fossero regolari e residenti da tempo in città ma che nessuno dei tre avesse un contratto di lavoro. Dopo il cambio residenza effettuavano anche consegne a domicilio, in bici o in auto, per quei clienti fedeli che non potevano recarsi nella nuova “sede”. Da buoni imprenditori erano anche soliti, solo per i clienti fidati, fare anche credito in cambio della consegna di patenti o documenti in pegno. Uno dei fratelli non viveva con loro e gestiva l’attività di famiglia in viale Dei Mille, dove è stato beccato dai Carabinieri e arrestato. Gli altri due sono stati presi nella loro abitazione. Con loro un inquilino, probabilmente un cavallino, uno dei pusher da strada, che è stato sorpreso con qualche dose nella stanza di sua pertinenza. Quest’ultimo è stato denunciato a piede libero.