Questione sicurezza al centro del programma anche per “Noi con l’Italia – Udc”, che sabato 17 febbraio alle 15 presenterà i suoi candidati di Parma all’E-Workcafè di via Carducci. Ed è proprio il capolista del plurinominale di Parma-Reggio-Piacenza per la Camera, Andrea Pasini, a tornare con decisione sul problema sicurezza.
«L’emergenza sicurezza a Parma deve essere risolta analizzando la situazione sotto vari punti di vista» – dice Andrea Pasini, che è segretario regionale Udc. «Innanzitutto occorre chiarire la figura del delegato alla Sicurezza, poiché il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore Cristiano Casa devono ancora spiegare le sue competenze e il suo margine d’azione. In attesa dello spostamento della sede da strada del Taglio, all’ex scalo merci di viale Fratti, il servizio della Polizia municipale andrebbe esteso alle 24 ore come in vigore da anni a Reggio».
«Migliorare gli impianti di illuminazione sulle tangenziali e nei quartieri – continua Pasini – costituisce la premessa di una maggiore sicurezza perché il buio favorisce illegalità e degrado. Un’intensa collaborazione tra istituzioni, enti locali, forze dell’ordine, rappresentanti di quartiere costituisce la linea naturale da adottare poiché la condivisione del problema agevola confronto e dialogo. Senza la partecipazione dei cittadini non si può concretamente trovare una soluzione. Non accetto l’equazione città deserta = città sicura, ecco perché occorre evitare, ad ogni costo, lo spopolamento del centro storico che è il cuore pulsante del capoluogo ducale. È necessario potenziare l’organico non solo della Questura, ma anche dei Carabinieri, che hanno la storica vocazione presidiaria, allo scopo di intensificare il controllo del territorio. La Bassa e la Montagna sono caratterizzate da furti e rapine in abitazioni e aziende. Pertanto occorrerà adottare anche in queste zone le misure di defiscalizzazione previste per l’installazione di sistemi di sicurezza e video sorveglianza».
«Infine – dice Pasini – sarà necessario ripristinare 24 ore su 24 la copertura oraria dei posti di polizia all’Ospedale Maggiore e alla Stazione ferroviaria. A cui far seguire una lotta senza quartiere agli spacciatori in bicicletta che hanno trasformato San Leonardo e Pablo, i parchi pubblici Ducale, Falcone e Borsellino, Cittadella in zone franche di traffico della droga e violenza gratuita. La droga è morte, noi siamo per la vita. Pertanto è necessario agire con determinazione e rapidità a difesa delle future generazioni. Parma si è riconsegnata ai Parmigiani».
E a proposito di sicurezza e violenza, Pasini cita anche il caso Piacenza con il carabiniere picchiato le cui immagini hanno fatto il giro d’Italia: «Un brutale pestaggio che indigna perché i carabinieri erano in servizio per impedire la deriva di una manifestazione antifascista organizzata per protestare contro la recente apertura di una sede di CasaPound a Piacenza. Un’aggressione di codardi in quanto i presunti difensori della Costituzione e della Resistenza, hanno prima isolato e poi colpito il militare con bastoni e sassi a viso coperto. Altri quattro carabinieri sono rimasti gravemente feriti. Ennesimo esempio del caos e del degrado provocato dal malgoverno del Pd, che permette a gruppi, che fanno riferimento allo squadrismo rosso, di generare violenza nelle nostre città con la sedicente copertina fumogena di un antifascismo oramai anacronistico e strumentale».
Pasini esprime quindi «piena solidarietà alle forze dell’ordine».
Ma non ci può essere sicurezza senza lavoro. E Pasini punta molto all’agricoltura.
«“La nostra economia deriva dalla terra”. Sono parole di Jean Monnet, politico francese e uno dei padri fondatori della Comunità europea, che sento mie perché da sempre l’agricoltura è l’elemento base della nostra economia», sottolinea il segretario regionale Udc.
«L’agricoltura per decenni è stata il collante – prima che venisse istituita la moneta unica – dell’idea di un’unione economica a livello continentale. Ma attenzione – avverte Pasini – perché la preferenza verso altri modelli di sviluppo ha spesso generato una palese idiosincrasia per il mondo delle medie e piccole imprese che sono invece il motore fondamentale dell’economia locale, un errore fatale che ha quasi travolto la nostra agricoltura compressa dai rigidi meccanismi comunitari».
«La Food Valley, espressione del Made in Italy, costituisce la nostra eredità storica e, se sarò eletto – promette Pasini – avrà il mio pieno sostegno. Il comparto agricolo è un settore con enormi potenzialità specialmente sul territorio emiliano con l’importante risorsa dell’enogastronomia collaterale all’offerta turistica come indicato nel progetto di Destinazione Emilia che riunisce Reggio Emilia, Parma, Piacenza».
«Prosciutto di Parma, Parmigiano-Reggiano, Aceto Balsamico, Coppa, Salame e Pancetta Piacentina sono alcuni dei tanti brand da salvaguardare in quanto Dop e Igp. Per questi prodotti c’è una battaglia da combattere in sede europea dove l’apertura totale dei mercati e l’omologazione generalista rischiano di inficiare tradizioni alimentari pluridecennali. Su tale argomento – conclude Pasini – il Pd con Renzi e Martina ha mostrato una grave superficialità e una mancanza di sensibilità davvero incomprensibile considerando che l’Emilia è governata dalla sinistra dall’istituzione delle regioni nel 1970».