PARMA – PERUGIA 1-1 (0-0)
Marcatori: 61′ Cerri, 83′ Ceraolo (rig.)
Parma (3-4-2-1): Frattali; Iacoponi, Lucarelli, Gagliolo; Gazzola, Dezi, Scavone, Barillà (63′ Ceravolo); Insigne (72′ Di Gaudio), Da Cruz, Calaiò (72′ Ciciretti). A disposizione: Dini, Nardi, Anastasio, Di Cesare, Mazzocchi, Sierralta, Munari, Baraye, Frediani. All. D’Aversa
Perugia (3-5-2): Leali; Del Prete, Volta, Magnani; Mustacchio (76′ Kouan), Gustafson, Bianco, Bandinelli (59′ Germoni), Pajac; Di Carmine (65′ Buonaiuto), Cerri. A disposizione: Santopadre, Nocchi, Zanon, Nura, Colombatto, Terrani. All. Breda
Arbitro: Marco Serra di Torino
Assistenti: Maurizio De Troia di Termoli e Valerio Vecchi di Lamezia Terme; quarto uomo Nicolò Cipriani di Empoli
Note: ammoniti 27′ Volta, 30′ Barillà, 34′ Bianco, 39′ Scavone, 58′ Dezi, 68′ Lucarelli, 89′ Gagliolo, 90′ Kouan
Brutta partita, paura da matti e un pareggio che alla fine serve poco alla causa crociata. Cambia il modulo, nuove strategie, vecchi problemi. Quelli di sempre. Questa in sintesi la gara fra il Parma e il Perugia vista oggi al Tardini.
Assenze da una parte e dall’altra, mister Roberto D’Aversa vara un modulo un po’ diverso che dà più forza a un centrocampo che spesso ha faticato per la superiorità numerica degli avversari sia in fase d’impostazione sia in quella di interdizione, a scapito di una difesa che spesso ha subito proprio per le carenze della mediana. In attacco è più avanzata la posizione del centrale rispetto ai due compagni di reparto che spingono dalle fasce. Cambiano invece poco gli attori, con la difesa che rivede Iacoponi al fianco di capitan Lucarelli e di Gagliolo; a centrocampo inevitabile spazio all’ex Jacopo Dezi per l’indisposto Scozzarella, assistito da Scavone e Barillà, ai quali si aggiunge Gazzola che scivola quindi in mediana. In attacco ancora molta fiducia in Da Cruz (bisogna giustificare l’investimento) e ad Insigne a supporto dell’avanzato Calaiò.
Sul fronte umbro mister Breda deve far a meno degli squalificati Belmonte e Gonzalez, oltre che dell’infortunato Dellafiore, un ex gialloblu, ex come quel Cerri schierato in attacco con Di Carmine e che vede per la prima volta i crociati da avversari.
Il primo tempo vede un Parma abbastanza vivace, ma non altrettanto incisivo come dimostra il risultato. Anche a causa di una certa imprecisione forse dettata dalla frenesia di sbloccare la gara. Nulla di straordinario, però, sul terreno del Tardini. Sono gli umbri, comunque, con Mustacchio ad essere subito aggressivi nel tentativo vano di sorprendere i padroni di casa. Al 2′ mette unb bel pallone al centro che Frattali abbranca, al 4′ semina il panico e guadagna un corner su deviazione di Lucarelli appostato sul primo palo. Al 7′ è Leali a tentare di innescare ancora le punte biancorosse, ma la difesa è attenta.
Sul fronte opposto inizia la pressione del Parma e al 10′ Lucarelli ha l’occasionissima per andare a rete: punizione di Insigne con palla sul secondo palo, Leali sbaglia l’uscita, il capitano in corsa manda fuori di testa. Al 13′ Barillà lancia sulla fascia Da Cruz che mette al centro un bel pallone che Scavone manda oltre la traversa di poco. Al 17′ è ancora Parma con Gazzola che da buona posizione manda fuori di poco, approfittando di una dormita della della difesa umbra su un cross di Barillà arrivato dalla sinistra. Al 23′ Bianco rischia il patatrac con un retropassaggio suicida: Da Cruz si avventa sul pallone e dal limite batte verso Leali, ma il tiro è debole e il portiere non deve fare gli straordinari. Al 30′ è Insigne a sbagliare dal limite, dopo aver recuperato palla sulla trequarti: il suo rasoterra finisce fuori di qualche metro.
Al 39′ arriva il secondo giallo in casa Parma – dopo quello rifilato a Barillà – ed è pesante: Scavone è infatti diffidato e dovrà restare ai box nella delicata trasferta di Empoli. Un minuto dopo, Insigne spreca un bel contropiede del Parma non trovando Calaiò che era in ottima posizione. Il primo tempo finisce praticamente qui, con qualche sbadiglio sugli spalti.
Nella ripresa, il primo pericolo “relativo” lo crea il Parma con Scavone che al 52′ manda sopra la traversa un bolide dalla distanza. Pochi minuti dopo è Gagliolo a far venire i brividi prima a Frattali e poi a tutti i tifosi di casa: il difensore sbaglia l’impatto con la sfera che assume una traiettoria inattesa e per poco non diventa protagonista della più clamorosa delle autoreti. Nessuno però si aspetterebbe mai, vista la gara di oggi, quello che di lì a poco accadrà. Il cronometro segna il 62′ quando il solito Mustacchio mette in area un altro bel pallone, sul quale Lucarelli non arriva e l’ex di turno Cerri, di testa, fa secco Frattali. Perugia in vantaggio.
L’attaccante umbro, però, non solo non esulta, ma va a scusarsi con la Nord, ricevendo in cambio un lungo applauso. Lo sport è soprattutto questo. Mister D’Aversa reagisce subito: dentro Ceravolo per Barillà e cambio del modulo che diventa a trazione anteriore, Insigne e pochi minuti dopo cambia tutto il tridente, chiamando in causa Ciciretti al suo esordio per Calaiò e Di Gaudio per Insigne.
Ceravolo intanto cerca di mettersi in mostra al 65′ con un colpo di testa su cross di Dezi, ma la sfera è fuori. Al 70′ paura al Tardini: il Perugia sfiora il raddopio con Bonaiuto che centra il palo dopo una respinta corta della difesa crociata. Il Parma ci prova in qualche modo, ma ha evidente bisogno di una mano. L’ingenuità dell’esordiente Magnani arriva quindi al momento giusto: fallo da dietro su Da Cruz, che l’arbitro Serra non può non punire con il rigore. Dal dischetto batte Ceravolo con un tiro rasoterra e palla che s’insacca nell’angolino dove Leali non può arrivare. Ristabilità la parità: 1 a 1.
All’85’ Ceravolo tenta il bis: dal centro dell’area calcia forte, ma la sfera colpisce il palo e finisce fuori. E’ l’ultima vera occasione per il Parma. La gara finisce dopo 5′ di recupero che non producono nessun sussulto. Tremano invece le strutture del Tardini sotto la bordata di fischi con i quali i tifosi hanno salutato i giocatori del Parma. Un’altra brutta figura, un’altra occasione persa. Al di là delle poche vere occasioni mancate. A questo Parma, oltre al mordente, alla fame – volendo escludere a prescindere la presenza di bastian contrari – manca la stoffa della prima della classe.