Liberi e Uguali ha presentato ufficialmente stamattina nella sede di Piazzale Pablo i propri candidati nei collegi del Parmense per le prossime elezioni politiche. A fare gli onori di casa Manuela Amoretti: “LeU presenta una bella squadra di donne e uomini, che hanno aderito alla proposta di mettere al centro dell’agenda politica il contrasto a un’inedita crescita delle disuguaglianze, nel lavoro, nel fisco, nella salute, che danneggiano tutta la società. Il nostro leader Pietro Grasso è un servitore dello Stato, ex magistrato e Presidente del Senato, il simbolo di come intendiamo stare nelle istituzioni”.
Gabriella Meo per il Senato è capolista al plurinominale per Parma e candidata nel collegio uninominale di Parma – Reggio. E’ nata a Roma nel 1959, è docente al liceo “Rossellini” di Roma. Attivista ecologista fin dai primi anni ’80, è stata consigliera nazionale in Legambiente e nella Lipu. Tra i fondatori delle prime liste Verdi in Italia negli anni ‘90, è stata Assessore all’Ambiente del Comune di Parma, Assessore al Turismo e Ambiente nella Provincia di Parma, Presidente del Parco Regionale dello Stirone, consigliere della Regione Emilia – Romagna nel gruppo Verdi – Sel, consigliera comunale a Sissa – Trecasali. “In Italia, l’1% dei più ricchi possiede da solo il 25% della ricchezza nazionale – ricorda Meo – Occorre andare verso una redistribuzione della ricchezza attraverso la piena e buona occupazione, da stimolare attraverso un piano straordinario di investimenti necessari per far ripartire il Paese. Un “Nuovo Patto Verde”che apra la strada alla riconversione ecologica dell’economia, intervenendo prioritariamente sulla messa in sicurezza del territorio, delle scuole, degli ospedali, delle edifici pubblici e delle case. Occorre puntare sulle energie alternative, ma anche su istruzione, cultura, ricerca e innovazione, riparare i danni della “Buona scuola” renziana e riportare a casa i nostri “cervelli in fuga”.
Giovanni Paglia è capolista alla Camera al plurinominale per Piacenza – Parma – Reggio. Ha 40 anni, è nato a Ravenna, è dipendente della Cassa di Risparmio di Ravenna. Deputato uscente di SEL, è stato membro della Commissione Finanza della Camera e della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. E’ uno degli estensori del programma di LeU.
Alessandro Grossi è candidato per la Camera, nel collegio uninominale che comprende Parma. E’ nato a Parma nel 1957, ha conseguito la maturità scientifica, è stato occupato come stagionale dal 1981 all’Italgel – Nestlé – Froneri e come dipendente a tempo indeterminato dal 1986; disoccupato dal 28 dicembre 2017; è Rsu (rappresentante dei lavoratori) Flai-Cgil.
“Vogliamo ridare dignità al lavoro cancellando il Jobs Act, che consente oggi alle imprese di chiudere gli stabilimenti e licenziare i lavoratori lasciandoli senza alcuna tutela, com’è successo alla Froneri di Parma – afferma Grossi – In Italia tutto questo è possibile nonostante la nostra Costituzione richiami le imprese alla responsabilità sociale, anzi qui cresce il lavoro precario, crescono gli infortuni sul lavoro e cresce l’impotenza di territori e istituzioni di fronte, soprattutto, alla tracotanza delle multinazionali. La nostra proposta è tornare a considerare il contratto a tempo indeterminato a piene tutele come la forma prevalente di assunzione, con il ripristino dell’art.18, che oggi continua a valere solo per gli assunti prima del Jobs Act e per i dipendenti pubblici. E bisogna cominciare a pensare a ridurre le ore di lavoro a parità di salario, anche in vista della rivoluzione tecnologica che investirà quanto prima il mondo del lavoro.”
Livia Ludovico è candidata per la Camera nel collegio di Fidenza. E’ nata a Parma nel 1959. Neurologa presso la Neurologia di Vaio, svolge l’attività come medico del territorio nel Distretto di Fidenza, in particolare si occupa di demenze. Ha svolto attività di volontariato sportivo e sociale ed è consigliera comunale a Mezzani, dove risiede. “Crediamo nella sanità pubblica perché è la sola che può garantire a tutti i cittadini il diritto alla cura – afferma Ludovico – La nostra società invecchia e l’invecchiamento deve essere visto “in positivo” come una ricchezza per la società. Per questo bisogna investire sulla prevenzione, creare cultura e consapevolezza. La qualità della cura è importante e pertanto devono essere garantiti a tutti l’equità e l’accesso. Per questo proponiamo di superare l’attuale sistema dei ticket e l’abolizione dei superticket. Servono sempre più servizi sanitari di prossimità che si integrino con quelli sociali per sostenere a domicilio le persone anziane e con disabilità, che richiedono interventi personalizzati, flessibili in funzione dei bisogni. Lavoriamo perché la sanità sia capace di accogliere la fatica quotidiana delle famiglie. Serve un forte rilancio del finanziamento della salute e dell’assistenza sanitaria, per riallineare la spesa sanitaria pubblica italiana alla media dei paesi dell’Europa occidentale e investire sul rinnovamento tecnologico e sull’edilizia sanitaria pubblica. E anche rafforzare il personale dipendente, riducendo il lavoro precario, le collaborazioni esterne e l’appalto di servizi.”
Santina Camisani è candidata al plurinominale della Camera. E’ nata nel 1966, lavora alla Caruso di Soragna, un’azienda tessile di 600 persone, dove è Rsu.
“Il nostro impegno è per la salvaguardia dei lavoratori e delle persone che hanno meno, per i nostri giovani dal futuro incerto, per le donne che si sobbarcano tuttora in gran parte il peso delle famiglie – dichiara Camisani – Oggi sono attaccati i diritti collegati a malattia e invalidità e i servizi sociali sono sempre meno finanziati. Occorre fare finalmente chiarezza sul finanziamento del welfare e sui conti dell’Inps, separando la previdenza dall’assistenza. Puntiamo ad annullare il divario salariale tra uomini e donne, e ad introdurre misure strutturali di sostegno alla genitorialità. Occorre anche rivedere la riforma Fornero, modificando il sistema delle uscite, riconoscere la maternità come fattore di possibile anticipo dell’età di pensionamento, garantire la stabilizzazione di “Opzione donna” e la definitiva soluzione del problema degli esodati.”
Roberto Bernardini è candidato per il collegio plurinominale 2 del Senato. E’ nato a San Secondo nel 1971, è stato attivo nel volontariato, tra l’altro in Legambiente, iscritto al Pci nel 1988, consigliere comunale e poi Sindaco a San Secondo dal 2002 per due mandati; consigliere provinciale dal 2004 al 2014. E’ impiegato in un’azienda di servizi.
“Vogliamo un Paese più giusto, con un fisco più equo e più progressivo rispetto al reddito, vogliamo una vera lotta all’evasione fiscale: pagare tutti per pagare meno – sostiene Bernardini – In pochi anni si potrebbero recuperare 50 miliardi da utilizzare per ridurre le tasse. Bisogna alleggerire il peso dell’Irpef soprattutto sui redditi bassi e medi, con scaglioni di reddito più stretti e aliquote più progressive. Occorre tassare a livello europeo le transizioni finanziarie (Tobin Tax), tassare i profitti delle multinazionali nei paesi in cui li realizzano, introdurre una web tax sui beni e servizi commercializzati via internet da imprese multinazionali non residenti in Italia.”